Un cambio di mentalità - di Irene Zerbini
Pubblicato il 22/10/2023


UN INIZIO PER UN CAMBIO DI MENTALITÀ E PERCEZIONE

 

Trasformare la  questione migranti in una risorsa.  Confindustria Brescia dà il via a un processo di inserimento lavorativo dei rifugiati nei centri d’accoglienza. Roberto Zini, vicepresidente di Confindustria Brescia, racconta il progetto su SpazioUbick.  L’idea è di partire dal tirocinio retribuito da 600 euro a 900 euro e poi passare a un contratto di assunzione vero e proprio, secondo i contratti nazionali. Una soluzione che sposa accoglienza e lungimiranza.

“Il tema non va affrontato come emergenza e noi a Brescia abbiamo istituito un percorso di formazione che prevede istruzione linguistica, di norme sulla sicurezza sul lavoro e di formazione”.

In Prefettura le associazioni territoriali di categoria lanciano un progetto pilota per gli stranieri ospitati nei Cas: apprendimento della lingua, competenze e sicurezza i primi step per accompagnare poi i richiedenti asilo verso la stabilità. Già 800 schede di rilevazione raccolte: saranno condivise tra le sigle datoriali. C’è stato un protocollo firmato con ministero del Lavoro, ministero dellInterno, organizzazioni sindacali. Un’iniziativa che ha gi prosato operai sui cantieri e ora Confindustria “accompagnerà 30 persone ne mondo della manifattura” - scrive Bresciaoggi.

Ognuna delle associazioni e istituzioni che si sono sedute al tavolo per far avanzare il progetto ne seguirà e inserirà altrettante. Sono 800 i migranti che si sono detti disponibili a partecipare al progetto. Duemilatrecento questionari sono già stati distribuiti nei centri. Ne è emersa una fotografia di persone interessate a essere inserite ne mondo del lavoro. “Dai questionari sono emersi risultati e profili decisamente interessanti - ha ribadito Zini- ci sono competenze acquisite, attitudini a lavorare in agricoltura o in edilizia o in fabbrica, ma ci sono anche livelli di istruzione dal diploma alla laurea, sono persone che possono essere inseriti in azienda anche a livelli più alti. C’è un tema di inverno demografico che poi è diventato gelo demografico e fare una politica di accoglienza e inserimento di risorse che vanno a costituire l’ossatura delle nostre imprese. A Brescia l’inserimento lavorativo degli stranieri c’è da anni e sono i lavoratori stranieri che costituiscono il 17%” «È uniniziativa importante - ha sottolineato la prefetta Laganà al Giornale di Brescia - perché si fonda su una positiva sinergia tra istituzioni e associazioni di categoria e consente, al tempo stesso, di valorizzare le risorse di un territorio ricco di sana imprenditorialità e di offrire un significativo contributo per linserimento nel tessuto sociale e lavorativo degli stranieri che giungono nel bresciano. Sono convinta che sia una strada su cui proseguire con impegno e che porterà positivi riscontri».

Un’iniziativa a cui guardare che risponde a istanze umanitarie importanti conciliando allo stesso tempo bisogni che sogno dalla crisi della manodopera e del mondo imprenditoriale. Dal lavoro si ricostruisce la dignità delle persone e Radio Itineraria seguirà l’evoluzione di questo percorso sperando che sia esempio che verrà emulato.

Ricordate che potrete sempre riascoltare in podcast la puntata in cui ne parliamo.

 

Buon fine settimana!