Negli ultimi anni, all’interno di Diariocult, vi abbiamo raccontato un angolo del mondo dell’editoria e dei libri in Italia, attraverso la fiera Più libri più liberi, per poi consigliarvi 10 libri “dell’anno” scelti nei giorni della fiera. Da quest’anno abbiamo deciso di aggiungere una nuova lente ai nostri occhiali; faremo un viaggio attraverso i molteplici luoghi in cui nascono e crescono, come direbbero a Fahreneit su Radio Tre, “i libri e le idee”: fiere del libro nelle città italiane, ma anche librerie, gruppi di lettura, presentazioni. Un viaggio per comprendere a fondo cosa si nasconde tra la carta e l’inchiostro.
Prima tappa - Una playlist di libri da Testo di Firenze
Nel giorno conclusivo del Book Pride, la fiera dell'editoria indipendente di Milano al Superstudio MAXI, vi segnaliamo una playlist di libri scoperti alla terza edizione di Testo, evento sull’editoria contemporanea organizzato da Pitti Immagine alla Stazione Leopolda di Firenze, dove siamo stati lo scorso 25 Febbraio.
1) Saluterò di nuovo il sole di Khashayar J. Khabushani (NN Editore)
K ha nove anni e vive a Los Angeles con i genitori iraniani e i due fratelli maggiori, Shawn e Justin. Desidera solo diventare un vero american boy, con un nome facile da pronunciare e i vestiti giusti, mentre suo padre, Baba, non ha un lavoro, sperpera il denaro che la moglie porta a casa e accusa i figli di rinnegare il paese d’origine – un paese che loro non conoscono. Nonostante i limiti imposti da Baba, K è un figlio obbediente, eppure si sente sbagliato: vorrebbe essere forte e sicuro come Shawn e Justin, ma quando scopre di provare dei sentimenti per il suo amico Johnny non riesce a confidarsi nemmeno con loro. Finché un giorno tutto precipita: Baba rapisce i figli e li porta in Iran, e il viaggio è un’esperienza sconvolgente di cui K subisce le drammatiche conseguenze. Tornati a casa, K e i suoi fratelli crescono lontano dal padre in un’America che dopo l’11 settembre è sempre meno accogliente, e imparano cosa significa diventare uomini seguendo le proprie aspirazioni. Saluterò di nuovo il sole è un romanzo di padri, figli e fratelli al cospetto di debolezze, modelli e desideri. L’esordio di Khabushani è un coming of age disarmante, al tempo stesso intimo e collettivo, che racconta con candore la paura e il coraggio di chi sceglie di definire liberamente la propria identità e costruirsi una vita fedele ai propri sentimenti. Questo libro è per chi passa interi pomeriggi in sella alla bicicletta, per chi ha sognato insieme ai Lakers di Kobe Bryant e Shaquille O’Neal, per chi riconosce l’odore di casa quando torna dopo un lungo viaggio, e per chi ha smesso di avere paura di essere se stesso, e si muove nella vita seguendo il turbinio variopinto dei sogni.
2) Picnic sul ghiaccio di Andrei Kurkov (Keller editore)
Kiev. Dopo la caduta dell’Unione Sovietica.
Viktor già da un po’ ha perso la sua ultima fidanzata e non sa come guadagnarsi da vivere. È uno scrittore senza editore con nient’altro che un certo talento per la lingua e un cassetto pieno di manoscritti incompiuti.
Al suo fianco c’è solo Miša, un pinguino preso allo zoo cittadino, rimasto senza fondi, che però è un’altra bocca da sfamare. E in più adesso a Kiev – in mano alla mafia e ai nuovi ricchi – conta solo il denaro e il fiuto per gli affari.
Un bel giorno, però, Viktor riceve la proposta che gli può cambiare la vita: un lavoro ben pagato presso un grande giornale per scrivere “coccodrilli”, ossia necrologi su personaggi famosi non ancora deceduti.
Non è il massimo, certo, ma si tratta pur sempre di scrivere e soprattutto di portare finalmente a casa uno stipendio.
Quando però comincia con i primi “coccodrilli” si accorge che, uno dopo l’altro, i personaggi di cui si occupa muoiono in circostanze misteriose e ben presto è lui a ritrovarsi immischiato in un pericoloso complotto tra criminali, servizi di sicurezza e…
3) Istituto di bella morte di David Ely (Cliquot)
Una moglie inappuntabile, una bella casa, un’ottima posizione da dirigente di banca, ma all’improvviso arriva l’occasione della vita: quella di cambiare tutto. C’è un misterioso istituto, con cui Wilson entra clandestinamente in contatto, che mette in scena la morte o la scomparsa dei suoi clienti e costruisce per loro una nuova identità, un nuovo posto nel mondo più affine all’indole e ai desideri profondi del rinato. Il prezzo da pagare è che non si può tornare indietro; e Wilson, come molti altri, dovrà fare i conti con un istituto che non perdona chi prova a venire meno al contratto stipulato, ma ancora di più con un passato impossibile da cancellare con un colpo di spugna.
Istituto di bella morte, pubblicato per la prima volta nel 1964, è un romanzo dai toni del thriller psicologico, dove gli ingredienti fondamentali sono l’intrattenimento, la suspense e, non ultima, una profonda riflessione su temi di importanza sempre più attuale come l’insoddisfazione strisciante nelle nostre vite e il senso della società moderna e del posto che ne occupiamo.
4) Vivere mille vite di Lorenzo Fantoni (effequ)
I videogiochi sono indiscutibilmente il medium che in pochissimo tempo è diventato il più ricco, diffuso, criticato e culturalmente rilevante di tutti i tempi. Qui si passano in rassegna le tappe fondamentali del percorso che ha portato quel sistema di intrattenimento a diventare una parte fondamentale della nostra cultura, ma lo si fa in modo confidenziale, intrecciando storia personale e universale. Si parla di tecnologia e famiglia, di scoperte continue, sale giochi, curiosità, notti insonni. E genitori nerd che portano in casa un Atari e poi ti restano accanto, anche quando non ci sono più. Nella nuova edizione corredata di contenuti speciali (tra cui il rapporto tra videogiochi e serie tv emerso con The Last of Us), di percorsi specifici studiati per ciascun tipo di lettore e di una ‘videoludografia ragionata’ a corredo, questo tomo è un po’ saggio e un po’ memoir, come quei videogiochi di una volta, che mettevano insieme più elementi per poter regalare un’esperienza totale.
Cinquant’anni fa nasceva a Torino il primo movimento di lotta per la liberazione delle persone omosessuali italiano: il FUORI!. In parallelo usciva l’omonima rivista, voce e strumento organizzativo di una “comunità” che pian piano si espande in tutta Italia. Per ripercorrere genesi, sviluppi e lasciti di un’esperienza che segna la fisionomia dell’attuale movimento LGBTQ+ italiano, il Museo Diffuso della Resistenza insieme al Polo del ’900 e alla Fondazione Sandro Penna – FUORI! presentano la mostra “FUORI! 1971 – 2021. 50 anni dalla fondazione del primo movimento omosessuale in Italia”, che si svolge dal 24 settembre al 24 ottobre 2021, di cui questo libro è restituzione e integrazione teorica e storico-critica.
Buona lettura!