Risposte di RICO ad alcune altre domande degli studenti (scritte sulle cartoline di gradimento)
Pubblicato il 16/04/2021


Alessia: "Vorrei fare una domanda a Enrico: come sei passato dal non voler essere aiutato da psicologi, educatori ecc all'accettare di farti aiutare in una comunità?"

RICO: "Ciao. Mi spiego meglio: non è che io non abbia voluto farmi aiutare da uno psicologo. Lo psicologo a cui sono stato affidato non è riuscito ad ottenere risultati. Io ho provato con lui ma abbiamo fallito. Lui stesso ha poi convocato i miei genitori dicendo che mi considerava un malato mentale irrecuperabile ed avrebbe passato la mia cartella al reparto di psichiatria. Io li ho rifiutato cure psichiatriche. Le consideravo troppo aggressive. Poi, mesi più tardi mi si aperta la possibilità di accedere ad una comunità che ho accettato. Come ho detto stamattina siamo tutti diversi. Alcuni hanno risultati con dei metodi e migliorano ed altri, con lo stesso metodo peggiorano."

Classe 3B - Ist. Fanciulli: "Avete mai provato a salvare qualcuno? E ci siete riusciti?

RICO: "Sì, ho provato con molti e con qualcuno ci sono riuscito. Nessuno di quelli a cui tenevo di più, purtroppo. Quelli che da ragazzi eravamo gli amici più intimi… Luca ad esempio. Beve e fuma canne. Di tanto in tanto anche altro. Farei di tutto per aiutarlo. Ogni tanto lo vedo e ne parliamo ma lui vuole rimanere così. Cos’altro posso fare?"

Francesco (15 anni): "Perchè dopo le canne bisogna per forza andare avanti? perchè non poteva fumarsi solo quelle?"

RICO: "Classica domanda che ti farebbe chiunque fumi qualche canna. Non voglio dire che tu fumi. Sono affari tuoi se lo fai o no. Quello che voglio dirti è quello che ho ribadito stamattina: tutti quelli che fumano sono certi che non faranno mai altro. Ma molti di quelli che passano ad altre sostanze ci sono arrivati passando dalle canne. Se inizi a credere a quelli che si fanno strisce che la coca non è così grave... Che lo fanno tutti, che in fondo lo puoi fare solo saltuariamente... puoi iniziare ad accettare l’idea di farlo pure tu. Magari pensando di farlo una sola volta e mai più. Moltissimi hanno pensato: una sola volta e mai più. Io non ho mai conosciuto nessuno che poi lo abbia fatto veramente."

Classe 2C di Martellago (VE): "se i suoi figli iniziassero a drogarsi come reagirebbe?"

RICO: "Ho sempre detto loro che gli renderei la vita difficile. Non so se sarò capace di farlo. Sono convinto che l’unico modo per arrivare a capire di smettere sia di toccare il fondo. Se gli rendo la vita difficile velocizzo la loro capacità di capire che devono smettere. Prima lo capiranno è più possibilità avranno di riuscire a smettere."

Ruben (14 anni): "domanda per rico, ti manca qualcosa della tua infanzia? Se si cosa?"

RICO: "Quando usavo droghe ero convinto di non avere alcun problema. Dopo aver smesso ho capito che invece avevo grossi problemi nelle relazioni interpersonali. Se mi piaceva una ragazza mi facevo 1000 menate... Non ero aperto e schietto. Comunque era “solo” questo. La mia famiglia era normale e non ho sofferto da piccolo per gravi situazioni familiari o simili."

Giada (15 anni): come ti sei sentito quando hai visto il quadro generale della tua vita e ti sei visto la prima volta, quando hai provato la prima canna e quando hai cercato di smettere e ti sei ritrovato in comunità? 

RICO: "Ad un certo punto mi sono sentito come una barchetta alla deriva. In totale balia dei venti. Come un piccolo uomo che sfida un gigante. Piccolo ed impotente schiavo delle droghe. E pensare che i primi anni con le canne, pensavo che fosse un qualcosa di innocuo e positivo. La comunità mi ha permesso di arrivare ad essere una persona stabile ma dentro di me il desiderio, saltuariamente si faceva ancora sentire. Però lì ho capito che potevo farcela ad essere una persona stabile. Dipendeva tutto da me. Infatti, tornato a casa, avevo ancora saltuariamente il desiderio di farlo ma sapevo anche come resistere ed affrontarlo. Che dire... alla fine ho vinto!"

Sara (13 anni): "cosa succede dentro una comunita? quali sono le attività che si fanno per '' riabilitare '' una persona? cosa faresti per far uscire una persona dalla dipendenza essendoci passato?"

RICO: "Le comunità, a parte quelle tipo clinica. Cioè che usano solo la somministrazione di farmaci. Hanno tutte un percorso con metodi diversi ma tutte cercano di portare il tossicodipendente a recuperare la sua capacità e volontà di affrontare la vita. Come se fosse un percorso inverso delle droghe. Mi spiego meglio: le droghe ti peggiorano. In modo lento ma graduale ti cancellano le capacità e le emozioni rendendoti schiavo. Le comunità cercano di portarti in modo lento e graduale di recuperare le tue capacità e la piacevolezza emotiva di affrontare la vita traendone piacere da fare cose semplici e vere. O meglio saper affrontare la vita di tutti i giorni e realizzarsi nel lavoro e nella famiglia."