In visita a Villa Grock - di Federika Brivio
Pubblicato il 01/10/2023


TRA IL “DIRE” E IL “FARE” C’È DI MEZZO L’EMOZIONE… IN UN BRIVI(O)DO

In visita a Villa Grock

 

L’emozione è uno stato momentaneo dell’anima che si manifesta in ogni essere umano come risposta a stimoli che attivano i cinque sensi, le percezioni e le suggestioni di varia natura. Ognuno vive le proprie emozioni a seconda del vissuto personale, del carattere e dei gusti individuali, insindacabili. E dunque, a prescindere dalla varietà di emozioni che si possono provare, davvero infinite se si considera la ricchezza dell’universo con le sue combinazioni, a volte strampalate, quando se ne vive una, ci attraversa un intenso fremito che ci scuote per lasciarci diversi rispetto a prima.

Ecco, questa sensazione l’ho sperimentata recentemente quando sono andata a visitare un luogo che Maria e io avevamo raccontato durante uno dei nostri “Abbrivi” per Radio Itineraria (Podcast di Diamo L’Abbrivio dal titolo: “Sotto il Tendone… Le Brivios”). Essere realmente in uno dei misteriosi posti, scovati e descritti insieme a lei nel nostro percorso radiofonico, vedere coi miei occhi quello che avevo potuto solo leggere da guide o siti web, rendermi conto delle dimensioni effettive dello spazio, toccare con mano ciò che avevo solo immaginato con la fantasia o osservato coi limiti oggettivi delle fotografie, è stata davvero un’emozione. L’emozione che si inserisce tra il “dire”, o raccontare, una cosa e poi farla concretamente. Quell’emozione che riempie e appaga perché si vive un’esperienza legata ad un coinvolgimento che inizia molto tempo prima rispetto a quel momento.

E siccome la “costruzione” Diamo L’Abbrivio, e tutto quello che ne consegue, è per me fortemente trascinante, nel senso più positivo del termine, va da sé che a Villa Grock io sia stata oltrepassata da un forte e irresistibile Brivi(o)do! La Villa in questione, Villa Bianca, più semplicemente conosciuta come Villa Grock, era stata comprata da Adrien Wettach, noto come Grock “Re dei Clown”, svizzero di nascita e cittadino del mondo, sempre in tournée con i suoi spettacoli circensi. Vissuto tra la fine del 1800 e la prima metà del 1900, nel 1920 acquistò una casa con terreno a Oneglia, Imperia, che fece riedificare completamente, progettandone ogni minimo dettaglio. Se ne innamorò a tal punto da trasformarla nella sua fissa dimora fino alla morte, avvenuta nel 1959.

Oltre ad ammirare lo stile liberty adottato diffusamente nell’architettura dell’intera costruzione e del giardino, si possono apprezzare gli innumerevoli elementi tratti dall’ambiente del circo, leit motiv di tutto lo spazio esterno e interno, che rendono questo posto unico ed eclettico. L’interno della villa è oggi “occupato” dal Museo del Clown, che si snoda sui tre piani dell’edificio. A parte qualche filmato sullo stesso Grock, che evidenzia quanto fosse talentuoso oltre che geniale ed espressivo il Re dei Clown, credo che le sale museali non offrano molto né sulla vita dell’artista che abitava la casa, né sui clown in generale e i loro segreti… Insomma, nulla che non sapessimo già, intendo. Sarebbe interessante che questa parte fosse potenziata con curiosità, sorprese da “dietro le quinte” e anche aneddoti che possano rivelare qualcosa di insolito e nuovo. Comunque il biglietto vale la visita anche per rendersi conto di come certi artisti non abbiano mai smesso di sentirsi sotto i riflettori e sul palcoscenico. 

 

Buona Scoperta!