Radiodramma - di Aglaia Zannetti
Pubblicato il 12/11/2023


Radiodramma

La messinscena della Parola

 

Radiodramma!

Un termine che conserva la bellezza di un sapore antico, artigianale. A lungo considerato come una costola del teatro e della narrativa, il radiodramma è in realtà un genere a sé con le sue specificità rispetto alla messinscena teatrale: in un intreccio narrativo pensato e realizzato esclusivamente per l’ascolto, si innesta quella particolare, unica ricerca sonora e uno specifico lavoro sulla voce e sull’interpretazione dell’attore.

Il teatro radiofonico, che ha dunque una sua autonomia espressiva legata alla natura del mezzo, debutta in Italia nel 1929, con “L’anello di Teodosio” di Luigi Chiarelli, cinque anni dopo l’esordio in Inghilterra - terra dove il radiodramma ha una notevole tradizione - con “Danger” di Richard Hughes.

In Europa la creazione del radiodramma è legata nomi di spessore, vi si cimentano alcuni tra i più grandi letterati del ‘900 come Artaud, Queneau, Sarraute, Duras e vari esponenti del Teatro dell’assurdo in Francia; Stoppard, Beckett, Pinter in Inghilterra; Brecht, Frisch, Dürrenmatt, Handke in Germania.

In Italia tra i nomi più noti troviamo Alberto Savinio, Dino Buzzati, Massimo Bontempelli, Emilio Cecchi, Filippo Marinetti, Ottorino Respighi, Guido Piovene e, a partire dal secondo dopoguerra, Eduardo De Filippo, Vasco Pratolini, Giuseppe Patroni Griffi, Primo Levi, Diego Fabbri.

Nel 1997 il regista Luca Ronconi ha curato un progetto Radio Rai dal titolo "Teatri alla radio" coinvolgendo diversi registi e più di duecento attori con l’idea e l’obiettivo di rivolgersi all’ascoltatore come fosse il lettore di un libro, capace quindi di “partecipazione fantastica”.

Oggi, grazie alle nuove tecnologie, podcast e audiolibri hanno dato una seconda vita alla tradizione del radiodramma che sopravvive, in ogni caso, pur se con una diffusione limitata. 

La curiosità

Nell’ottobre del 1938, il regista attore e drammaturgo Orson Welles recitò alla radio uno sceneggiato ispirato al romanzo di fantascienza di H. G. Wells, "La Guerra dei mondi", annunciando l’arrivo degli alieni in America. Proposto come fosse un giornale radio, la performance fu talmente realistica che molti ascoltatori non si accorsero della finzione e si scatenò il panico.

 

Buon fine settimana!