"Mi sono emozionata moltissimo in questa puntata. Guardavo Maryam e non pensavo alla donna che era lì davanti a me in radio ma alla donna afgana che andava in giro per il centro di Kabul, con tutte le sue restrizioni e le sue libertà recise. Avrei voluto abbracciarla, stringerla, ma sono solo riuscita a ripetere, come un pappagallo, la solita promessa che continuerò a portare avanti la causa, che non ci dimenticheremo di lei, di loro. Che le daremo voce, sempre, finché tutti avremo gli stessi diritti perché la storia questo ci insegna. Che a volte serve combattere per restare attaccati alla vita. Come i migranti i rifugiati, come Selam. Che ci insegna quanto sia un valore questa esistenza anche e nonostante tutto, nonostante i soprusi, le torture, le ingiustizie, la fatica, il dolore. Allora chiudiamo davvero gli occhi per un momento. Immedesimiamoci, sensibilizziamoci, proviamoci. Uniamoci. Si è parlato anche di natura, di Amazzonia, di ambiente, di quelle faccende che ormai sono sulla bocca di tutti ma davvero in mano a pochi. E dobbiamo preservarla la natura, tutta, perché nella natura e nel silenzio ritroviamo il senso. Eppure, poi, è la relazione con gli altri che ci accende, ci motiva e ci rende vivi e umani.
Never give up. Non molliamo. Teniamoci per mano, forse se ci stringiamo un po’ di più riusciamo a sentirci. Questo è quello che mi lascia questa puntata, che è più di una puntata, è un incontro. Questo quello che mi lascia l’umanità di questo incontro. Vorrei riuscire a trasmettervelo."
Emy Siano
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Qui puoi trovare un approfondimento sulla situazione attuale in Afghanistan della quale si parla nella puntata.
Buon fine settimana!