Un'adolescente si aggira a Radio Itineraria - di Arianna Bordogna
Pubblicato il 26/03/2023


La monetizzazione della natura: come la affrontiamo noi giovani?

Riflessione di Arianna Bordogna, studentessa in PCTO a Radio Itineraria

 

Movimento della decrescita, consumi, valore della vita, supremazia mondiale e ancora... beni comuni pubblici essenziali, quotare in borsa, finanza speculatrice e poi monetizzazione della natura, capitali naturali, rapina esistenziale. Sono tutti termini che fanno un po' paura, e di cui spesso conosciamo meno di quanto dovremmo.

Radio Itineraria, nella trasmissione “Liberiamo la natura dal dominio della finanza e dei potenti” del 16 marzo, affronta proprio questi temi ignoti e spaventosi, con l'obiettivo di penetrare nelle menti di giovani che, come me, vivono su una Terra che viene letteralmente quotata in borsa. Lorella De Luca, Aglaia Zanetti, Fabrizio De Giovanni, Marco Visconti, Franz di Maggio e l’ospite Riccardo Petrella, parlano appunto della natura che viene monetizzata, finanziarizzata, dell’aria e dell’acqua che vengono quotate in borsa, messe nelle mani dei potenti in lotta per la supremazia mondiale.

I conduttori hanno iniziato la trasmissione leggendo la petizione della Coalizione internazionale ACT, intitolata “Il valore della vita non è il denaro né la potenza”. Si parla infatti di come, nel corso degli anni, le grandi potenze abbiano cercato (riuscendoci) di accaparrarsi i beni naturali, portandoci a raggiungere un vero e proprio stato di guerra mondiale di cui stiamo già pagando le conseguenze.

L’ospite della puntata Riccardo Petrella (economista e attivista dei Beni Comuni), parla di una “rapina esistenziale sulla natura”, che ha portato quest’ultima a passare spaventosamente in fretta da "Madre Natura" a un vero e proprio capitale. La petizione si chiude poi proponendo diversi punti grazie ai quali, qui in Italia, si può effettivamente riuscire a fare la differenza (come ad esempio il proporre nuove leggi che tutelino i diritti della natura, e che contrastino questa morte del potere politico rispetto a quello finanziario). Proposte che possano attivamente coinvolgere i cittadini italiani vengono suggerite anche da Petrella: riferendosi direttamente ai giovani, infatti, li esorta a scrivere al loro sindaco, spiegando i motivi per cui nel proprio comune la natura non può essere messa in vendita.

È proprio su questa idea del parlare ai giovani, che l’intera puntata di Radio Itineraria si basa.

Perché una persona della mia età, ricca di sfiducia nel futuro e rabbia nei confronti di un mondo che mette in vendita ciò su cui viviamo, dovrebbe ascoltare un programma radio che ci ricorda che saremo noi a pagare le disastrose conseguenze di tutto ciò?

Perché usare il nostro tempo per questo, quando siamo pieni di diffidenza e scoraggiamento nei confronti di petizioni e proteste, o istituzioni come il sindaco, a cui Petrella ci invita a scrivere?

In relazione a questa puntata, Radio Itineraria mi dà l'opportunità di rispondere: perché possiamo fare qualcosa.

Nonostante tutta la sfiducia, e il fatto che la situazione sia già incredibilmente disastrosa, i conduttori di Radio Itineraria hanno deciso di dare un aiuto, un’opportunità, a tutti quei ragazzi che vogliono partecipare attivamente al cambiamento, ma sono troppo scoraggiati dal mondo per farlo.

Durante il programma, è stata infatti abbozzata una "lettera al Sindaco" insieme agli studenti, a dimostrazione del fatto che, con le possibilità giuste, anche noi giovani possiamo interessarci e agire. Inoltre, la puntata è stata ricca di riferimenti letterari e musicali, che mi portano perciò a consigliare vivamente a tutti i miei coetanei di ascoltare questa radio che è un vero e proprio insieme di stimoli culturali e opportunità.

 

Buona Domenica!