Un viaggio arrembante! Tra rock'n'roll e canzone d'autore. Il punto di incontro che accomuna i due ospiti di questo viaggio è sicuramente l'irriverenza. Slegati e distanti da ogni etichetta, con una forte presenza sul palcoscenico, questi due interpreti della contemporaneità ci presentano due punti di vista davvero distanti dalla musica di plastica che spesso ci tocca ascoltare quando accendiamo la radio.
Alla prima uscita con un'importante etichetta discografica Scarlet Deange ci presenta il suo nuovo singolo “Blue”, prova vocale di altissimo livello, coniugata a sonorità che dal rock-punk passano all'elettronica di oggi, affrontando temi generazionali e quotidiani.
Il veneziano Porfirio Rubirosa è il capo dei dadaisti. Le sue canzoni non sono mai quello che sembrano all'apparenza, e la sorpresa è sempre dietro l'angolo. I brani sono ricchi di riferimenti culturali, da Derrida a Deleuze, da Lakan a Zizek, a Fisher, spesso celati sotto un linguaggio a volte anche irriverente. Il tema principale della sua poetica è quello della perdita dell’individualità e delle sue pericolose derive, ma è forte anche il riferimento ai tempi ambientali e della sostenibilità. Le sue esibizioni mischiano canzone d'autore, monologhi teatrali e performance artistiche situazioniste.
Parleremo delle sue provocazioni che lo hanno portato a sfidare l'ordine costituito al festival di Sanremo, fingendo la morte sul palcoscenico a Marostica, dell' irruzione alla Mostra del Cinema di Venezia distribuendo pamphlet rivoluzionari nei quali chiedeva la reintroduzione dei cosiddetti "Sandaloni". Parleremo del suo tributo al grande cantautore livornese Piero Ciampi e del suo bellissimo concept album “Il furore composto” che gli ha fruttato la Targa 48 come miglior brano originale con “Un iracondo”.
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