"In uno dei pochi giorni dedicati alla Memoria dell'Olocausto, mentre ascoltavo uno dei programmi radiofonici dedicati a questa giornata, ho sentito il bisogno di disegnare quello che sentivo nell'anima mia. Presi il primo pezzo di carta che trovai e scarabocchiai uno schizzo veloce. Dopo aver terminato, notai che il foglio usato era quello del mio estratto conto bancario (che era leggermente in rosso...). L'unione di questo schizzo e del mio conto bancario in rosso mi ha fatto sorgere diversi interrogativi sul confronto tra i miei piccoli problemi e l'amaro destino dei sei milioni di ebrei assassinati dai nazisti. Il bozzetto rimase dimenticato in uno dei miei cassetti per anni, fino al giorno in cui mi fu chiesto di partecipare a una mostra collettiva sul tema dell'Olocausto. Fu allora che mi ricordai del bozzetto, lo presi, lo sviluppai e questo divenne il mio primo lavoro sul tema".
Così racconta Sabina Schkolnik Saad, artista multimediale e concettuale, nata in Italia (ora vive ad Israele), figlia di sopravvissuti alla Shoah, che espone proprio in questi giorni le sue opere al museo della Permanente a Milano.
Il tema della mostra è la stella gialla, terribile simbolo dell'antisemitismo e della sofferenza del popolo ebraico. Un modo per raccontare la Shoah, attraverso un dialogo con la stella che si è evoluto in immagini visive, in forme, colori e suggestioni di grande forza rievocativa. Insieme alla mostra sono stati realizzati anche diversi laboratori con alcune scuole di Milano (sono esposte anche opere dei ragazzi, frutto di questa interazione) e alcuni filmati per commemorare la giornata della memoria.
Tra questi è stata realizzata una intervista a Claudio Facchinelli, curatore di un prezioso libro, edito dalla Nuova Italia e poi ripubblicato di recente dalla Gaspari editore, tra i primi a raccontare le testimonianze dei sopravvissuti allo sterminio. Da questo libro fu tratto ben ventisei anni fa una rappresentazione scenica, con la regia di Roberto Carusi, che portò in tutta Italia con la compagnia teatrale Itineraria, (con gli attori Fabrizio De Giovanni Alessandro Ferrara, Lorella De Luca, Carmen Piga e Aglaia Zannetti), il racconto delle dolorose vicende degli ex deportati Nedo Fiano, Goti Bauer e Liliana Segre. Ho accompagnato volentieri Claudio Facchinelli in questa intervista (reperibile sul sito del museo della Permanente), in cui racconta le vicende storiche e personali che lo hanno portato ad occuparsi della Shoah, leggendo alcuni brani dei tre testimoni, per dare loro voce anche ora che non possono più farlo in prima persona.
È doveroso non dimenticare, testimoniare quell'orrore perché, come scrive nella prefazione del libro Alessandro Galante Garrone rivolgendosi ai giovani, occorre vigilare perché non possa mai più mettere piede fra noi un male insidioso e subdolo come quello dell'antisemitismo e di qualunque altra forma di sopraffazione, intolleranza e discriminazione razziale.
Ricordo che la mostra sará visibile fino al 6 febbraio 2022.
Buona Visione!