NL di Radio Itineraria: Queen, Rockstar and me di Federika Brivio!
Pubblicato il 25/09/2022


Queen, Rockstar and me


Stiamo ancora smaltendo, con fatica, lo shock e i postumi della “sbornia” mediatica in seguito all’inaspettata dipartita di Sua Maestà - Fortezza Inespugnabile - Elisabetta II, The Queen. Da tempo mi ero coccolata nel pensiero di credere la Sovrana di Ferro del Regno Unito come un Highlander o come una Supereroina in possesso del Suo unico grande potere speciale: quello di essere Faro nella Nebbia più Fitta e Punto di Riferimento Solido e Inamovibile di una popolazione terrestre confusa, complessa e discontinua che restava in piedi, nonostante le quotidiane oscillazioni, provando ad andare avanti nella consapevolezza che anche se tutto crollava, finché c’era la Regina, si era salvi…. Dunque permettetemi un certo smarrimento emotivo perché per me Elisabetta, La Regina Elisabetta, rappresentava il legame tra la vita reale, spesso inaccettabile per le sue brutture e contraddizioni, e quello surreale, incantato e anacronistico tipico delle fiabe, nel quale ogni cosa pare edulcorata, possibile e comunque sempre risolvibile. La Royal Family, con le sue vicende sempre più simili ad una soap-opera, mi ha fatto evadere frequentemente dalle complicazioni esistenziali nelle quali sono inciampata nella mia vita, catturando la mia attenzione e trasportandola in un multiverso impalpabile, dal sapore quasi onirico. Durante questo lungo periodo di lutto generale, forse doveroso dopo 70 anni di Regno, abbiamo tutti avuto modo di ripassare la Sua intensa vita caratterizzata da infiniti viaggi istituzionali e no, verso innumerevoli paesi (quasi tutti, che gelosia!), da incontri con autorità religiose, capi di stato, personaggi che si sono distinti nel campo della medicina, della scienza, della tecnologia, della cultura e, infine, da strette di mano, più o meno naturali, a tante celebrità del settore della musica, dell’arte e dello spettacolo.
Sensibile alla ricchezza umana apportata dalla cultura in generale, Sua Maestà, durante la sua lunga reggenza, ha insignito con la nomina di Member of the British Empire (MBE) molti artisti britannici e stranieri che si sono contraddistinti per aver contribuito ad accrescere l’onore e la reputazione, spesso anche l’economia, del Regno stesso in tutto il mondo. I “Baronetti di Liverpool”, i Beatles, furono le prime rockstar e dopo di loro tanti altri, anche con una sorta di upgrade del titolo: Olivia Newton John, Van Morrison, Elton John, Julie Andrews, Mark Knopfler, Mick Jagger, Brian May, Eric Clapton, Jimmy Page, Sting, Rod Steward, Ed Sheeran, Adele. Tra gli italiani figurano anche il Maestro Riccardo Muti, il regista Franco Zeffirelli e lo storico Arnaldo Dante Momigliano. La lista continuerebbe. Mi dispiace fare torto a chi non ho ricordato, ma il web offre tutti gli elenchi dettagliati possibili e lascio ai lettori la sorpresa di scovare i personaggi che ho omesso per ragioni di spazio.
Tra le persone famose che hanno avuto un peso artistico notevole e che hanno avuto un successo individuale planetario c’è anche David Robert Jones, nato nel 1947 a Brixton, un quartiere di Londra, meglio conosciuto come David Bowie.
Nel 2003 la Corona gli offrì l’onorificenza dell’ MBE per i suoi meriti professionali esportati in ogni angolo, anche quello più remoto, del pianeta terrestre e Bowie alla notizia della premiazione che avrebbe dovuto ricevere disse: «Non potrei mai e poi mai accettare qualcosa come questo. Veramente non capisco a cosa serva. Non è quello a cui ho dedicato l’intera mia vita». (E pensare che tale riconoscimento a Michael Jackson venne negate nonostante le sue insistenti richieste!)
Forse il titolo di semplice “Baronetto” era troppo poco per Bowie che era già elevato al rango di “Duca Bianco”…!
Più seriamente, l’eclettico David Bowie, sempre pronto a ricercare nuovi modi per comunicare la sua arte e per vivere totalmente la sua vita, libero da qualsiasi convenzione sociale e da restrizioni generiche che potessero etichettarlo o soffocarlo in un contesto ben definito, poco prima di morire spiegò al mondo intero se stesso e la sua missione sulla terra: «Il silenzio… Qualcuno ha detto che il silenzio è la musica perfetta e chi ha il coraggio di interromperlo ha il dovere di farlo per esprimere bellezza. Questo è l’onere di chi, come me, ha dato la vita per l’arte fino all’ultimo giorno della propria esistenza. Ebbene sì! Nemmeno il cancro mi ha impedito di portare a termine la mia missione: la musica.»
Queste sono anche le parole finali tratte da “Sounds and Visions”, lo spettacolo liberamente ispirato alla vita e all’arte del genio Bowie, in scena a Riva del Garda (TN) sabato 1 ottobre 2022 presso l’Auditorium Conservatorio “F. A. Bonporti” alle ore 21, all’interno del Festival Sapori e Suoni del Garda 2022, X Edizione, organizzato da Infonote Musica sotto la direzione artistica del Maestro Serafino Tedesi.
Uno spettacolo con gli arrangiamenti musicali originali degli Archimia String Quartet (Serafino Tedesi - primo violino, Matteo Del Soldà - viola, Andrea Anzalone - violoncello e Paolo Costanzo - secondo violino) e la voce intensa e potente di Matteo Becucci, interprete di Bowie. Musica e canto, fusi insieme con grande armonia, creano un’atmosfera intima e raccolta, volta a realizzare un inaspettato concerto “cameristico” dalla forte connotazione pop, in quanto a me, autrice dei testi, ottimizzati con lo stesso Becucci, spetta la parte recitata, per conferire teatralità e vivacità alla rappresentazione che nell’insieme coinvolge, emoziona, commuove e fa cantare il pubblico. Quindi chi sarà in zona o chi farà una gita sul Garda non manchi a questo appuntamento davvero suggestivo!

Nella 18° puntata di “Diamo L’Abbrivio”, dal titolo “Brivio’s X – Files”, Maria (Brivio) ed io avevamo intervistato Serafino Tedesi e Matteo Becucci che ci avevano rivelato alcune curiosità proprio su Bowie e Sounds and Visions. Il podcast per riascoltare quella puntata, come tutte le altre di Diamo L’Abbrivio, è disponibile sul sito di Radio Itineraria.
Lascio anche il link per ripassare e mettere a tutto volume una canzone di Bowie, presente nello spettacolo, che mi fa letteralmente impazzire per le sonorità, il ritmo blues e rock insieme: Rock ‘n’ Roll Suicide dall’album Ziggy Stardust. Bowie la scrisse ispirandosi alla poesia di Charles Baudelaire La Pipa; voleva mettere un punto alla sua vita sregolata, dissoluta e persa negli eccessi e nei vizi.

«Ho considerato la vita come una sigaretta: si può fumarla in fretta o gustarla con tutta calma… Io ho scelto questa seconda strada!» (David Bowie) La vita è cambiamento.
E alla cara Queen Elizabeth dico, confidenzialmente come a una nonna, che si è spento il Faro nella nebbia più Fitta, ma si è accesa una nuova Stella Luminosa nel firmamento. La vita è cambiamento.

Un saluto da Federika Brivio!

 

P.S.
Maria e io torneremo in diretta su Radio Itineraria mercoledì 12 ottobre dalle 11 alle 12 con una nuova puntata di Diamo l’Abbrivio per farvi scoprire in nostra compagnia nuovi luoghi e personaggi misteriosi d’Italia e non solo!

 

Descrizione immagine: fila sopra da sinistra > Matteo Del Soldà, Matteo Becucci, Andrea Anzalone; fila sotto da sinistra > Paolo Costanzo, Federika Brivio, Serafino Tedesi.