NL di Radio Itineraria: intervista ai registi di One Day One Day - Fuori Fuoco!
Pubblicato il 12/06/2022


I pinguini non volano, è risaputo.
 

Nella nostra puntata di "Fuori Fuoco" abbiamo intervistato i ragazzi del collettivo "A Thing By", a cui piace definirsi, al contrario di quanto appena detto, dei pinguini che volano.

Dopo la morte di George Floyd, Olmo, Marco e Giacomo scendono in piazza per manifestare. Nell'aria c'è molta tensione. La consapevolezza che forse è il momento di un cambiamento nel nostro mondo. E perché scendere in piazza per qualcosa avvenuto oltreoceano se poi non combattiamo per le cose che succedono qui di fianco a noi?

Nasce così One Day One Day, coprodotto da "A Thing By" e "Will Media".

In Italia oltre 500.000 immigrati vivono senza documenti e in condizioni di estrema precarietà. Molti di loro vengono impiegati per raccogliere il cibo che acquistiamo nei supermercati.

One Day One Day mostra le vite di queste persone dall’interno dei ghetti e delle baraccopoli sparse nel nord della Puglia, gli unici posti disposti ad accoglierli e al tempo stesso ad inghiottirli.

I ragazzi protagonisti di questo film sono tanto invisibili per lo Stato di diritto, quanto, in realtà, dei lavoratori essenziali.

Ma si deve regolarizzare questa realtà, quasi completamente ignorata dai nostri Governi, in virtù della loro utilità di mercato? Assolutamente, no.

I braccianti vanno regolarizzati perché sono uomini, persone.

Ed è in questo che il documentario funziona al meglio: nel mostrare il lato umano e intimo di questi ragazzi, senza cadere in facili retoriche e pietismi.

Ed è grazie alla forza di certe opere e dell'arte che forse un giorno ci ricorderemo che anche i pinguini una volta volavano.

Il film è disponibile ancora in poche sale in Italia, ma forse a breve sarà disponibile su qualche piattaforma. Sulla pagina di "Will Media" o di "A Thing By" trovate tutti i dettagli. Inoltre sulla pagina Instagram di Will_ita, precisamente nelle storie in evidenza, trovate diversi articoli e informazioni riguardo ai prodotti che arrivano dal caporalato, quindi a bassissimo costo nei nostri supermercati, ma ad un prezzo fisico ed emotivo carissimo per questi lavoratori.

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Buon fine settimana!