I 10 libri dell'anno secondo Luca Santangelo!
Pubblicato il 18/12/2022


I 10 libri dell'anno

Dieci libri che ho selezionato nei cinque giorni della fiera della piccola e media editoria "Più libri più liberi"  tenutasi a Roma, presso il centro congressi La Nuvola, dal 7 all'11 Dicembre 2022.

 

Quando mi capita di parlare dei nuovi libri che ho letto, o più in generale di libri, ho sempre di fronte tre tipi di persone: il primo lo chiameremo Brontolo.
Brontolo lavora e studia, ma pensa che parlare di libri sia superfluo, addirittura inutile. Molto spesso con Brontolo ci troviamo a tornare a casa insieme dopo una lunga giornata oppure a bere qualcosa tra una pausa e l’altra. Brontolo quando parlo di un libro taglia subito corto: “Ma io dopo una giornata di lavoro che mi metto a legge? E chi ha più tempo di mettersi a leggere un “romanzetto”?
Possiamo essere d’accordo, anche se per quanto mi riguarda il momento della giornata in cui leggo di più è sul treno, nel viaggio di ritorno verso casa; un momento vuoto che si riempie con le pagine di un libro.

Ma al di là del tempo, la questione sta proprio nel come ci rapportiamo alla lettura.
Come ha scritto Mattia Tombolini nel suo “Cambiare il mondo con i libri”, oggi tendiamo a pensare ai libri come degli oggetti innocui, che non possono fare male a nessuno, un mezzo come un altro per passare il tempo. Un mezzo ritenuto superfluo dopo anni di stigmatizzazione della cultura come un apparato secondario della vita. Prima il lavoro poi la cultura, dicono. Come se fossero due contrari.

Poi c’è Quattrocchi.
Quattrocchi guarda la televisione con indifferenza, i social con disgusto e odia profondamente TikTok.  Quando vede TikTok inorridisce, aggrotta le sopracciglia e con un’espressione da urlo di Munch pontifica su questi ragazzi senza cultura crollando nel grande baratro di banalità fatto di frasi come: “leggere è uno strumento per crescere, per formarsi come cittadini e sviluppare il pensiero critico”. Giusto, per carità. Ma come tutti i ragionamenti banali non considera un aspetto fondamentale: cosa si legge. Quei libri prodotti esclusivamente per essere venduti, e non letti, solitamente è meglio lasciarli lì sull’espositore della cassa dell’Autogrill e spendere il proprio tempo per qualcos’altro.

Infine, c’è Graziano.
Con Graziano siamo cresciuti da vicini di casa, compagni di scuola e compagni in collettivi e in altri esperimenti e laboratori politici in città. Graziano studia medicina e già questo dovrebbe essere una valida scusante per non leggere nient’altro se non quei tomi universitari enormi che occupano la vita e la casa ai futuri medici. Però Graziano sa che ci sono alcuni libri che sono necessari per comprendere ciò che ci circonda, per avere strumenti per capire e cambiare ciò che nel mondo non va. Così Graziano sceglie attentamente cosa leggere, ci chiama sempre a raccolta quando vuole ordinare dallo shop di una casa editrice e si confronta sempre su nuovi spunti da leggere. È una lettura lenta e meticolosa, quella di Graziano. Una lettura con uno scopo, che seleziona e sceglie con cura. Un metodo che molti degli editori che ho conosciuto e ho incontrato nei cinque giorni di fiera insegnano e diffondono con le loro pubblicazioni.
Tra queste ne ho scelte dieci, dieci consigli da leggere o regalare, possibilmente comprandoli nella vostra libreria indipendente di fiducia.

La lista che segue non parla solo dei libri ma anche delle case editrici, degli editori; ognuna di queste pagine ha alle spalle un nutrito gruppo di persone che scommette tutto sulla pubblicazione di questi testi, che li ritieni importanti, ritiene che necessitino di essere stampati e letti.
Grandi o piccole che siano, queste di seguito sono tra le mie preferite (non tutte, ovviamente), quelle di cui riconosco da lontano il dorso quando giro tra gli scaffali delle librerie e so che lì, tra quelle pagine, c’è di certo qualcosa di interessante, di unico, di necessario per me. Ma ce ne sono anche di nuove per me, case editrici che ho conosciuto quest’anno per la prima volta e di cui condivido con voi la scoperta.

Quindi, senza perdere altro tempo, ecco i miei 10 libri dell’anno:

Iniziamo dal già citato Mattia Tombolini che ha scritto questo piccolo grande libro che per quanto mi riguarda è una vera e propria scoperta. Mai avrei pensato di leggere, con un linguaggio chiaro ed efficace, attraverso delle magnifiche illustrazioni della fumettista Marta Baroni, un libro che parli a bambine e bambini di lotta di classe, di libri necessari per comprendere il presente e cambiare le cose che non vanno, attraverso la storia di Giangiacomo Feltrinelli, il fondatore della casa editrice e delle librerie Feltrinelli.
Una piccola ma grande riflessione sul mestiere dell’editore e soprattutto sui libri: bisogna fare attenzione a quei libri che ci vengono mostrati come innocui o che ci dicono che tutto va bene così. “La cultura non è mai neutra. La cultura è sempre di parte. Un libro è sempre di parte
"Cambiare il mondo con i libri" racchiude anche lo spirito della casa editrice Momo, un progetto culturale rivolto principalmente a bambine e bambini, ragazzi e ragazze, con la diffusione di pensieri e idee per creare da subito la giusta consapevolezza sul mondo che ci circonda.
Vi consiglio quindi di fare un giro tra le collane di Momo e guardare con i vostri occhi il prezioso lavoro che fa questa piccola grande casa editrice. Daje Momo!

Quella di Lauro De Bosis è la storia di un volo.
A bordo di un Klemm L-25 di fabbricazione tedesca partito da Marsiglia, la notte del 3 Ottobre 1931 sorvolò la Roma fascista disseminandola di 400.000 volantini che incitavano il popolo e il Re ad unirsi per cacciare il regime fascista. Il volo fu celebre perché riuscì a non farsi intercettare dalla Regia Aeronautica comandata da Italo Balbo. Di ritorno a Marsiglia De Bosis con il suo aereo sparirono, probabilmente per una mancanza di carburante, cadendo nelle acque del Mediterraneo.
Ma questo è solo un capitolo della storia, di questo poeta antifascista, che la casa editrice L’Orma ha ricostruito attraverso una selezione di lettere scritte da De Bosis.
Il libro fa parte della collana I pacchetti, libri da tasca che con due semplici piegature sovraccoperta si trasformano in una busta comodamente spedibile: un modo per far compiere, ancora una volta, le parole di De Bosis come quella notte di 92 anni fa.

Questo libro è stato una scoperta nella scoperta. La prima è quella di una casa editrice, Internopoesia, fatta di militanti della poesia. Mentre nei giorni della fiera non si parlava d’altro che di saggi e graphic novel (“oggi si vende solo questo” diceva più di qualcuno) i militanti della poesia di questa casa editrice - nata nel 2016 e operativa a Latiano in provincia di Brindisi - presentavano e diffondevano i loro testi poetici, con le bellissime copertine bianche e le facce dei poeti che ti guardano negli occhi.
Il secondo è di aver scoperto una poetessa, Fernanda Romagnoli, che è rimasta fino ad oggi ai margini della poesia. Pur avendo avuto contatti e relazioni artistiche con i grandi poeti della metà del novecento, come Carlo Bettocchi, Attilio Bertolucci e Vittorio Sereni, non ha mai ricevuto abbastanza attenzione la sua lirica poetica.
Per questo "La folle tentazione dell’eterno" - un'antologia che raccoglie tutta la sua produzione, pubblicata tra il 1943 e il 1980, con un'accurata nota filologica - rappresenta per me la bella scoperta di una poesia potente e vibrante di dolore, percorsa “da venti ingovernabili dello spirito e innervate da un’inesausta, tormentosa ricerca dell’assoluto.”

“Da qualsiasi prospettiva la guardi, Roma mi sfugge.”
Questa frase che apre il libro "Roma dal bordo" di Loredana Lipperini è una frase comune per chi vive a Roma. Quante volte mi è capitato di guardarla attraverso il Tram 3 tornando a casa, dalla metro B verso l’università o dall'N8 dopo una notte di festa.
Roma sfugge perché è impossibile da raccontare: troppo grande, troppo piena di problemi, fantasmi, contraddizioni, crepe, per poterne fare un’analisi complessiva senza scadere nei luoghi comuni dell’immondizia, della criminalità e di una bellezza da cartolina.
Loredana Lipperini, scrittrice e mitica voce di Fahreneit di Radio Tre, racconta per Bottega Errante la sua Roma da uno dei suoi bordi, il quartiere Pietralata, in cui vive da sempre.
Un libro che ripercorre le personali geografie sentimentali di una città in un cambiamento che dal bordo si coglie meglio.

Quando si ammala la pelle, ci trasformiamo in mostri. Ma siamo mostri solo esteriormente o lo diventiamo anche psicologicamente. Lo scrittore Segio del Molino, già autore di quel capolavoro che è "Spagna vuota", inizia a ragionare su questa drammatica constatazione quando scopre di avere la psoriasi. Da lì si appassiona alle storie di chi sente “la vergogna di sentirsi osservati, il bisogno di nascondersi”: dai bagni curativi e segreti di Stalin, alle infinite docce di Pablo Escobar fino a Nabokov che dall’esilio scrive alla moglie “Tutto andrebbe bene se non fosse per la mia dannata pelle”.
"Pelle" con la scrittura ibrida tipica di Del Molino, è un viaggio sulla nostra natura umana, fragile e sensibile pronta a sgretolarsi ed apparirci mostruosa in qualsiasi momento.

Questo è uno di quei libri la cui copertina già dice tutto delle sbarre appena accennate che si affacciano su una splendida scogliera e si tuffano nel mare. Il contrasto tra la bellezza naturale di un’isola e la sofferenza, la disperazione e la tortura del carcere è al centro di questo libro di Valerio Calzolaio.
"Isola carcere" è un lavoro di ricerca storica sul significato e sul perché si sia pensato di costruire centri di reclusione in territori lontani dalla terraferma, ma è anche un prezioso lavoro di mappatura di queste isole, per conoscerne similitudini e differenze. Inoltre, è un testo che prova a ragionare sul doppio isolamento che vivono queste isole: non solo quello dei confinati o dei prigionieri, ma anche quello degli abitanti, lontani dai centri politici, sociali e amministrativi della terraferma. Infine, è una preziosa riflessione sul carcere e sui sistemi carcerari, fondamentale per i tempi che stiamo vivendo.

Nel consigliarvi questo libro voglio iniziare con un’apologia a questa meravigliosa casa editrice.
Edizioni E/O è stata per me in passato la scoperta di autori e di libri segnanti: Amara Lakhous, Ahmed Saadawi, Pedro Juan Gutierriez, ma soprattutto Jean-Claude Izzo, di cui ho finalmente recuperato, proprio nei giorni di Più Libri Più Liberi "Vivere stanca" per completare la lettura di tutte le opere e per continuare ad innamorarmi perdutamente della scrittura di questo meraviglioso autore marsigliese. Ed è proprio sulle tracce di Izzo e del suo mediterraneo che mi sono imbattuto in "Zona".
Un viaggio, complesso e doloroso, che inizia con un treno partito da Milano verso Roma - con a bordo un viaggiatore carico di segreti - e che ripercorrerà, attraverso agitatori e terroristi, mercanti e trafficanti d’armi, tutte le guerre che hanno attraversato e colpito il Mediterraneo.
Un libro affascinante e potente per chi vede il mondo a partire da questo mare.

Cosa succede se la tua vita, meticolosamente costruita intorno ad una bugia, all’improvviso crolla? Nargis e Massud sono una coppia di architetti che vive a Zamana, una città fittizia del Pakistan, e che hanno costruito la loro relazione amorosa modulandone ogni fase. Ma alla morte di Massud, Nargis dovrà fare i conti con il suo segreto, per di più in un Paese in cui l’accusa di blasfemia può portare alla condanna a morte.
L’intreccio di corruzione e resistenza, amore e terrore, fa di questo romanzo di Nadeem Aslam una lettura essenziale per scoprire un ritratto crudo e rivelatore dello spirito umano.
Anche in questo caso pubblicato da una casa editrice a cui sono affezionato: Add Editore di Torino, di cui vi avevamo già parlato lo scorso anno, e di cui vi rinnovo l’invito a consultare e sfogliare il bellissimo catalogo.

Sicuramente vi sarà capitato, soprattutto dai primi lockdown in poi, di ordinare il sushi, la pizza o un panino a casa. Probabilmente invece di telefonare al ristorante o alla pizzeria per fare l’ordine, avrete scaricato una delle App di food delivery, digitato il nome del vostro ristorante preferito e scelto cosa mangiare.
Poi avrete aspettato il suono del campanello. Dall’altro lato della porta unə ragazzə, o forse una persona più adulta, vi stava aspettando per consegnarvi il cibo. Dallo spioncino avrete guardato velocemente il suo viso prima di aprire la porta.
Avrete avuto con ləi probabilmente una conversazione neutra, ringraziandolə senza troppi aggettivi. Poi avrete addentato il vostro bel panino e magari lasciato anche una recensione.
Ecco, vi siete mai chiesti cosa ci sia dietro a tutto questo? Cosa succeda prima che il fattorino arrivi davanti alla vostra porta? E soprattutto chi gestisca questo mercato e quali siano le condizioni dei lavoratori del settore?
Tutto questo è raccontato nell'importante inchiesta di Rosita Rijtano, giornalista de Lavialibera, rivista di Libera e del Gruppo Abele. Un’inchiesta sui rider e sulle compagnie di food delivery, che prova a guardare anche oltre: guarda a come questo sistema di lavoro e sfruttamento sia non un solo caso, ma un esempio di come sarà per tutt il futuro lavoro.

È capitato a tuttə di innamorarsi al primo incontro. Almeno una volta nella vita abbiamo tuttə incrociato lo sguardo con una persona e nel petto ci è esploso un calore e un fuoco inarrestabile. Ed è così che Milos e Arsim si innamorarono un giorno, a metà degli anni Novanta, ai tavolini di un bar di Pristina in Kosovo. L’uno serbo e l’altro albanese, pur provenendo da culture che rifiutano categoricamente le relazioni tra uomini, la loro storia sembra perfetta, due pezzi di un puzzle che finalmente si trovano. Ma l’imminente guerra e le sue conseguenze trasformeranno radicalmente le loro vite. "Gli invisibili" di Pajtim Statovci, uno dei più innovativi e potenti romanzieri d’Europa, è un racconto sulla natura intima e privata dell’essere umano, sul modo di affrontare le proprie paure e verità. Come ha scritto la giuria del Finlandia Prize, il più importante premio letterario del paese, “Questo è un romanzo che incanta grazie al potere della sua lingua. Una storia di umana follia, di perdita e crudeltà, ma anche di amore e devozione”.
Un testo che vi catturerà e di cui non potrete fare a meno.

 

 

Buone Feste!