Una strage dimenticata - di Marco Visconti
Pubblicato il 26/05/2024


Una strage dimenticata

Il rogo del Cinema Eros

 

Pasquale Esposito, Ernesto Mauri, Domenico Lasala, Giorgio Fronza, Elio Molteni più Livio Ceresoli uno dei soccorritori, sono le sei vittime della strage del cinema Eros, viale Monza 101 a Milano, 14 maggio 1983. I colpevoli acclarati due esponenti del gruppo neonazista Ludwig, che provocarono l’incendio per colpire quelli che ritenevano uomini senza onore, come recita un frammento della loro rivendicazione. Senza onore e pudore poiché stavano vedendo un film pornografico.

Questa la storia che ci hanno raccontato Marco Pepe e Gilberto Colla nella puntata di mercoledì 22 maggio di “Esatto”, i due attori che l’anno scorso hanno messo in scena per la prima volta il monologo “Qualcuno si è salvato scappando sui tetti- una strage a Milano”. Insieme alla giornalista Alessandra Coppola autrice di un podcast e a pochi altri stanno combattendo una battaglia contro la rimozione, l’oblio e il silenzio calati sulla vicenda. E se come ha commentato Marco Pepe, può essere anche in parte giustificabile la voglia da parte delle famiglie coinvolte di non dare al ricordo una visibilità mediatica importante, è invece altamente opinabile la rimozione operata dalle istituzioni. È triste infatti che la seconda strage terroristica per numero di morti a Milano, dopo quella di piazza Fontana ben presente nei libri di storia, sia stata completamente avvolta dalle pieghe della storia stessa, anzi soffocata dalle sue spire. La memoria è un dovere civile, che deve scavalcare il legittimo, personale e intimo desiderio dei parenti di non riportare alla luce fatti per loro dolorosi.

Per non dimenticare possiamo sottoscrivere l’appello sulla pagina facebook dell’associazione culturale Piantago, lanciato proprio da Marco Pepe e Gilberto Colla. Chissà che il rumore della rete non serva a scrostare il silenzio, imposto da un bigotto moralismo che ha creato delle vittime di serie B.

 

Buona domenica!