Cosa fare, quando non c’è più niente da fare? Per Franco Berardi, detto Bifo, filosofo, uno dei più grandi pensatori del XX secolo, un leggendario pensatore - lo ha definito recentemente El Pais - ha una risposta: disertare.
Ospite della trasmissione SpazioUbick, su Radio Itineraria, la sua straordinaria riflessione: Scappare. Nascondersi. Perché quando si fugge non ci si limita a fuggire, ma si trovano complici, affinità, si creano legami, nuove idee e, perché no?, nuove armi con le quali difendersi da un mondo sempre più inumano.
Non vuole dare ordini né suggerimenti, ma interpretare i segni.
“A Gaza, noi vediamo già scritta la storia del tempo che viene, il suprematismo dei bianchi declinanti, dediti al culto della vendetta.Nonostante più dell’80 per cento degli italiani sia contrario alle politiche di guerra, eppure i governi di destra e di sinistra sono perfettamente d’accordo sul fatto bisogna raddoppiare le spese militari che bisogna mandare armi agli ucraini, perché ne muoiano altri cinquecentomila. Ma la politica ha esaurito il suo ruolo storico, infatti ignora ciò che i cittadini vogliono.
Ma succede una cosa nuova: masse molto ampie di giovani, da Fridays For Future a Ultima Generazione, scendono in piazza, pur sapendo che non c’è una via politica alla soluzione del problema ambientale, che la democrazia è la più grande truffa del genere umano, non permette alcun mutamento. Quella generazione che definisce se stessa ironicamente “Ultima”, ha una grandissima consapevolezza e capacità di elaborazione - sostiene Bifo.
“La strategia spontanea che la nuova generazione sta scegliendo è quella della diserzione, e non soltanto il fenomeno dei giovani ucraini e russi che cercano di non farsi ammazzare, ma si pensi anche a tante altre forme di diserzione. C’è una crescente diserzione al lavoro perché lavorare non serve più nemmeno di darti un salario decente. Si pensi al fenomeno che in America ha assunto proporzioni enormi, con milioni di lavoratori che hanno abbandonato il posto di lavoro, o alla diserzione delle donne che nell’inconscio collettivo hanno smesso di riprodurre il genere umano. Hanno consciamente o inconsciamente compreso che generare, oggi, significa generare le vittime dell’inferno climatico e della guerra mondiale che si sta preparando”.
E ancora:
“È l’infelicità cioè che il capitalismo sta producendo, così come la solitudine e l’isolamento. L’unica via è sottrarsi alla macchina cieca dell’accumulazione.
In un mondo, in cui la psicologia della razza bianca è afflitta da demenza senile, la risposta a cosa fare quando non c’è più niente da fare? Il carattere senile del potere, non ha nulla a che vedere con l’età anagrafica.
La risposta di Bifo è decisa: niente. Non fare niente, non collaborare con nessun potere, non partecipare a nessuna politica, rifiuta qualsiasi lavoro tanto son tutti, mal pagati e inutili. Cerca soltanto amicizia, piacere condiviso, frugalità e condivisione.
Scrive Bifo in un articolo pubblicato su comune-info.net “Milioni di persone sono state spinte a immolarsi sull’altare della Nazione Risorta, per gli interessi dei grandi produttori di armi e per l’eccitazione di vecchi criminali quali Putin, Biden, Hillary Rodham Clinton, e tutta una folla di giornalisti che amano il sacrificio estremo per i sacri valori della democrazia, ma solo se a crepare sono afghani, iracheni, o ucraini. Lo spettacolo diventa sempre più atroce: milioni di persone sono senza luce e senza riscaldamento, le città ridotte a macerie, l’orrore dilaga dagli schermi e invade l’inconscio collettivo. L’Occidente manda armi e soldi, e guarda da lungi le fiamme la neve e i corpi spiaccicati nel fango in quelle città lontane, ma non proprio tanto lontane. (…) Debbo io forse indorare la pillola, fingere che sia possibile suscitare un’energia politica che non esiste? oppure brutalmente descrivere il panorama?
“Al momento i salari sono taglieggiati dall’inflazione, la povertà si diffonde, i padroni del petrolio e del gas arricchiscono. L’ossido di carbonio si ingigantisce e sull’altare della Nazione Risorta riaprono le miniere di carbone, ma se un giovane ambientalista protesta, un giudice lo considera socialmente pericoloso.
Vedo tendenze inevitabili ma anche processo di diserzione, possiamo chiamarlo autonomia dal ruolo che ci viene imposto. Mi proponete di andare a uccidere? Non ci vado. Mi proponete di lavorare per un salario di fame? Non lavorerò . Mi proponete di fare dei figli perché diventino vittime? Non procreerò. Se siamo in grado di sottrarci massicciamente alla guerra, al disastro climatico, allo sfruttamento. Se siamo in grado di lasciare i guerrieri e gli inquisitori da soli, inizia un processo di diserzione positiva.
Bifo – il suo soprannome fin da bambino – ha una biografia articolata e sterminata. Ha pensato per decenni alla politica in termini classicamente politici. Ma man mano che invecchia, ha iniziato a pensare alla politica in termini psicologici, come se il mondo non fosse più semplicemente un sistema sbilanciato e ingiusto di relazioni di potere. Più che mai, sente che la Terra è un sistema nervoso emotivo e gravemente malato. E? Stato tra i fondatori di Radio Alice. A Parigi dove frequenta Félix Guattari e Michel Foucault e pubblica il libro Le Ciel est enfin tombé sur la terre (Éditions du Seuil).Fra gli ultimi libri in italiano, Futurabilità (Produzioni Nero, 2018), Il secondo avvento. Astrazione, apocalisse, comunismo (DeriveApprodi, 2018), Quarant’anni contro il lavoro (DeriveApprodi, 2017), Asma (C&P Adver Effigi, 2017) e Mutazione e cyberpunk (Rogas, 2019). I suoi volumi sono tradotti e pubblicati in numerose lingue.
Buona riflessione!