Il fenomeno Hikikomori - di Lorella De Luca
Pubblicato il 15/01/2023


Il fenomeno Hikikomori

Di cosa si tratta? Letture di approfondimento e consigli per affrontarlo

 

Nell'ultima puntata di "Pausa Caffè" dedicata alle malattie, Fabrizio ed io abbiamo ironizzato sull'argomento con l'intento di alleggerire le preoccupazioni e cercare di portare un po' di buonumore anche nelle case di chi purtroppo possa vivere in questo momento sofferenza e dolore.

All'interno del programma abbiamo accennato ad un fenomeno di malessere di cui si sta parlando sempre piú spesso, chiamato "Hikikomori". Il termine, giapponese, significa letteralmente "stare in disparte" e si riferisce a chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi, rinchiudendosi nella propria abitazione, senza aver nessun tipo di contatto diretto con il mondo esterno, talvolta nemmeno con i propri genitori.

È un fenomeno che riguarda soprattutto i giovani dai 14 ai 30 anni, principalmente maschi (tra il 70% e il 90%), anche se il numero delle ragazze isolate potrebbe essere sottostimato dai sondaggi effettuati finora.

In realtá, sebbene l'hikikomori insorga principalmente durante l'adolescenza, esso tende a cronicizzarsi con molta facilità e può dunque durare potenzialmente tutta la vita.

In Italia l'attenzione nei confronti di questo fenomeno sta aumentando anche se non ci sono ancora dati ufficiali a riguardo, ma sembra che i numeri si aggirino intorno almeno ai 100 mila casi.

Le cause possono essere diverse: disagio sociale, difficoltá affettive, difficili rapporti familiari ma anche solo una ipersensibitá caratteriale o esperienze di bullismo e di scarsa interazione con i propri coetanei. Per un genitore comprendere questo problema non è facile perchè spesso il figlio rifiuta qualsiasi tipo di aiuto. Uno dei primi campanelli d'allarme dell'hikikomori è il rifiuto di frequentare la scuola, gli impegni sportivi, gli amici, fino ad un totale rifiuto della vita sociale.

Spesso si pensa che la dipendenza da internet e dai videogiochi sia una delle principali cause di questo ritiro sociale, ma sembra piuttosto che essa rappresenti una possibile conseguenza dell'isolamento, e non una causa.

Per chi volesse approfondire la questione o necessitasse di aiuto segnalo che esiste l'associazione "Hikikomori Italia" che è nata con l'intento di informare e sensibilizzare sul fenomeno. Lo scopo è quello di capire il problema, non curarlo, senza giudicare nè stigmatizzare e soprattutto di fornire ai ragazzi italiani che si sentono vicini all'hikikomori, così come ai genitori che hanno un figlio in questa condizione, la possibilità di potersi confrontare attraverso spazi online o, in presenza, in gruppi di mutuo aiuto e supporto psicologico dedicati ai genitori.

Molto interessante su questo argomento è il romanzo, di cui ho parlato in puntata, di Michele Cocchi che oltre ad essere uno scrittore è anche uno psicoterapeuta dell'infanzia e dell'adolescenza. Il protagonista di "US", questo è il titolo del romanzo, edizioni Fandango, ha 16 anni e da 18 mesi non esce di casa, quasi non esce neppure dalla sua stanza. Unico suo interesse e appuntamento fisso delle sue giornate è un gioco interattivo a squadre chiamato US, noi in inglese, magistralmente raccontato dall'autore che ci fa vivere le varie missioni a cui i ragazzi devono partecipare con vividi dettagli e descrizioni. Un romanzo molto bello e adatto sia a lettori giovani ma anche a quegli adulti che vogliono approfondire il mondo degli adolescenti. 

 

Buona domenica!