A luglio Bob Dylan, dopo alcuni anni di assenza, torna in Italia con cinque concerti estivi per presentare live il suo ultimo album “Rough and Rowdy Ways”.
Il cantautore e premio Nobel si esibirà secondo questo calendario:
3-4 Luglio – Teatro Arcimboldi Milano
6 Luglio – Summer Festival Piazza Napoleone Lucca
7 Luglio – Umbria Jazz Arena Santa Giuliana Perugia
9 Luglio – Auditorium Parco Della Musica Roma
Da tempo Bob Dylan ha dimostrato la sua avversione all’uso dei telefonini durante i concerti, vietando, sinora a richiesta, di effettuare riprese audio e video.
La motivazione non è tanto e solo per problemi connessi ai diritti ma per la concezione di fruizione del concerto stesso. È un concetto e una visione che condivido perfettamente essendo, l’uso dei cellulari, una prassi diffusa che sposta la visione e la concentrazione dal “generale” al ristretto spazio di un video (per quanto grande possa essere).
Questa volta però Bob Dylan e il suo management (e non l’organizzatore locale, tendo a sottolinearlo) fanno un passo in più.
Infatti all’ingresso dei concerti (in tutto il mondo eh, non solo in Italia) il cellulare verrà “impacchettato” e reso inutilizzabile nel luogo del concerto.
Queste sono le precise istruzioni operative impartite dal management.
Su richiesta dell'Artista, questo concerto è un “PHONE FREE SHOW”, ciò significa che i telefoni non sono ammessi in sala durante il concerto.
– Come funziona?
Una volta arrivato sul posto, Yondr (la compagnia di custodia per telefono impegnata in questo concerto) avrà il suo personale dedicato a disposizione per aiutarti a mettere il tuo telefono in una custodia chiusa e sicura, che manterrai con te per tutta la serata.
– Cosa devo fare se ho un'emergenza e ho bisogno di accedere al mio telefono?
Puoi sbloccare la custodia del telefono in qualsiasi momento recandoti in un'area dedicata e segnalata, destinata all'uso del telefono. Non esitare a chiedere aiuto a un membro dello staff di Yondr.
– Perché lo stiamo facendo ed è obbligatorio?
Avendo sperimentato questa modalità senza telefono durante i tour recenti, crediamo che crei un'esperienza migliore per tutti i presenti. I nostri occhi si aprono un po' di più e i nostri sensi sono leggermente più acuti quando perdiamo la stampella tecnologica a cui ci siamo abituati. E sì, è obbligatoria e non negoziabile.
Ecco dunque questa è la strategia che verrà adottata….
Bene! ...Ma non benissimo.
Sì perché tutto questa prassi ha un costo: 5 euro che sono aggiunti obbligatoriamente al prezzo del biglietto, da pagare, che abbiate o non abbiate il cellulare, che lo portiate dietro o lo lasciate a casa o in macchina o dove volete.
Certo 5 euro sono una piccola quota rispetto agli 80 e passa euro del costo più basso del biglietto. Ma è il principio che lascia assai perplessi. È una volontà dell’Artista? Perché la devo pagare io? E soprattutto perché pagarla a prescindere? E poi cosa fanno: ti perquisiscono all’ingresso per trovare eventuali device nascosti? O forse questo è proprio il motivo per cui è obbligatorio?
È una bella/brutta questione.
Di fatto però è vero che ai concerti capita di vedere di tutto…. Più volte mi sono trovato al fianco persone che guardavano le partite di calcio o semplicemente erano distratte dall’uso del cellulare. E poi quanti sono quelli che parlano ai concerti, disturbando chi sta vicino, visto che per sovrastare la musica devi anche urlare (e se la musica è bassa disturbi ancor più). Se vuoi chiacchierare con gli amici (è bellissimo), vai in birreria, al parco e non al concerto che oltretutto fai fatica. A questi dovremmo sequestrare e sigillare le labbra? Senza considerare tutti quelli che si aggrappano allo schermo per riprendere tutto il concerto (e chissà mai quando poi se lo rivedranno) o fanno selfie per testimoniare la loro presenza.
È vero il cellulare ha cambiato la nostra vita e la fruizione di molte cose e forse sta diventando un problema culturale ancor prima che pratico. Ci sta mancando la vera concentrazione e l’attenzione verso ciò che stiamo vivendo, all’esperienza del momento. E il concerto è un’esperienza unica, mai uguale a se stessa che andrebbe vissuta con altri criteri e parametri.
Buona Domenica!