Ai concerti senza telefono - di Luca Trambusti
Pubblicato il 26/03/2023


AI CONCERTI SENZA TELEFONO NON HA PREZZO… O FORSE SÌ

All’ingresso dei concerti il cellulare verrà “impacchettato” e reso inutilizzabile

 

A luglio Bob Dylan, dopo alcuni anni di assenza, torna in Italia con cinque concerti estivi per presentare live il suo ultimo album “Rough and Rowdy Ways”.

Il cantautore e premio Nobel si esibirà secondo questo calendario:

3-4 Luglio – Teatro Arcimboldi Milano

6 Luglio – Summer Festival Piazza Napoleone Lucca

7 Luglio – Umbria Jazz Arena Santa Giuliana Perugia

9 Luglio – Auditorium Parco Della Musica Roma

Da tempo Bob Dylan ha dimostrato la sua avversione all’uso dei telefonini durante i concerti, vietando, sinora a richiesta, di effettuare riprese audio e video.

La motivazione non è tanto e solo per problemi connessi ai diritti ma per la concezione di fruizione del concerto stesso. È un concetto e una visione che condivido perfettamente essendo, l’uso dei cellulari, una prassi diffusa che sposta la visione e la concentrazione dal “generale” al ristretto spazio di un video (per quanto grande possa essere).

Questa volta però Bob Dylan e il suo management (e non l’organizzatore locale, tendo a sottolinearlo) fanno un passo in più.

Infatti all’ingresso dei concerti (in tutto il mondo eh, non solo in Italia) il cellulare verrà “impacchettato” e reso inutilizzabile nel luogo del concerto.

Queste sono le precise istruzioni operative impartite dal management.

Su richiesta dell'Artista, questo concerto è un “PHONE FREE SHOW”, ciò significa che i telefoni non sono ammessi in sala durante il concerto.

– Come funziona?

Una volta arrivato sul posto, Yondr (la compagnia di custodia per telefono impegnata in questo concerto) avrà il suo personale dedicato a disposizione per aiutarti a mettere il tuo telefono in una custodia chiusa e sicura, che manterrai con te per tutta la serata.

– Cosa devo fare se ho un'emergenza e ho bisogno di accedere al mio telefono?

Puoi sbloccare la custodia del telefono in qualsiasi momento recandoti in un'area dedicata e segnalata, destinata all'uso del telefono. Non esitare a chiedere aiuto a un membro dello staff di Yondr.

– Perché lo stiamo facendo ed è obbligatorio?

Avendo sperimentato questa modalità senza telefono durante i tour recenti, crediamo che crei un'esperienza migliore per tutti i presenti. I nostri occhi si aprono un po' di più e i nostri sensi sono leggermente più acuti quando perdiamo la stampella tecnologica a cui ci siamo abituati. E sì, è obbligatoria e non negoziabile.

Ecco dunque questa è la strategia che verrà adottata….

Bene! ...Ma non benissimo.

Sì perché tutto questa prassi ha un costo: 5 euro che sono aggiunti obbligatoriamente al prezzo del biglietto, da pagare, che abbiate o non abbiate il cellulare, che lo portiate dietro o lo lasciate a casa o in macchina o dove volete.

Certo 5 euro sono una piccola quota rispetto agli 80 e passa euro del costo più basso del biglietto. Ma è il principio che lascia assai perplessi. È una volontà dell’Artista? Perché la devo pagare io? E soprattutto perché pagarla a prescindere? E poi cosa fanno: ti perquisiscono all’ingresso per trovare eventuali device nascosti? O forse questo è proprio il motivo per cui è obbligatorio?

È una bella/brutta questione.

Di fatto però è vero che ai concerti capita di vedere di tutto…. Più volte mi sono trovato al fianco persone che guardavano le partite di calcio o semplicemente erano distratte dall’uso del cellulare. E poi quanti sono quelli che parlano ai concerti, disturbando chi sta vicino, visto che per sovrastare la musica devi anche urlare (e se la musica è bassa disturbi ancor più). Se vuoi chiacchierare con gli amici (è bellissimo), vai in birreria, al parco e non al concerto che oltretutto fai fatica. A questi dovremmo sequestrare e sigillare le labbra? Senza considerare tutti quelli che si aggrappano allo schermo per riprendere tutto il concerto (e chissà mai quando poi se lo rivedranno) o fanno selfie per testimoniare la loro presenza.

È vero il cellulare ha cambiato la nostra vita e la fruizione di molte cose e forse sta diventando un problema culturale ancor prima che pratico. Ci sta mancando la vera concentrazione e l’attenzione verso ciò che stiamo vivendo, all’esperienza del momento. E il concerto è un’esperienza unica, mai uguale a se stessa che andrebbe vissuta con altri criteri e parametri.

 

Che ne pensate? Mercoledì sera, durante la diretta di Rock Around The Corner ne parleremo insieme. Aspetto da subito, già da ora, i vostri commenti (guarda un po’….!!! Ah Ah Ah) via WhatsApp al numero della diretta (334.309.2823). Leggeremo e commenteremo insieme le vostre opinioni.


Buona Domenica!