Non potevamo chiamarci fuori, sappiamo che non paga.

Il nostro è un teatro civile, una via per rispondere - non sullo stesso piano - alle violenze verbali costantemente urlate in questi tempi difficili. Accettare di vivere una sindrome dell’assedio costruita ad arte; riconoscere soltanto nemici da accusare e non problemi di cui farci carico; dover soffocare l’istinto di accoglienza e solidarietà verso i migranti, versi i più deboli; lasciarsi sopraffare da un costante flusso di informazioni, pareri e chiacchiericci disumanizzati… No, non fa per noi.

Non si può restare indifferenti e muti di fronte a questo scempio dell’umano.  È doveroso che ciascuno combatta contro il peggiore dei silenzi, quello della vigliaccheria. Come un faro lontano che nella notte segnala ai marinai la rotta da seguire per evitare la collisione, il nostro vuole essere un piccolo contributo affinché migrazione e razzismo, accoglienza e solidarietà, prendano vita nelle storie quotidiane prima ascoltate e poi raccontate. Per creare ogni giorno, ogni sera, un resistente nucleo d’umanità che si interroga in teatro e si saluta con un abbraccio che mostri nel concreto cosa significhi RESTARE UMANI.  

Diceva Bertolt Brecht: ”Non si dica mai che i tempi sono bui perché abbiamo taciuto”.

Realizzato con gli auspici del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Campagna “Non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti” e del Centro Nuovo Modello di Sviluppo.


UNO SPETTACOLO PER RIFLETTERE SULLA CONDIZIONE DEI MIGRANTI

MIGRANTI PRESS e MIGRANTESONLINE.IT


"In Italia esiste ancora un TEATRO CIVILE e di denuncia, un teatro di inchiesta che parla alla gente di problemi attuali. Esiste un teatro che dà più importanza al contenuto che al contenitore, che fa riflettere, che suscita indignazione e sviluppa una coscienza critica nello spettatore.

È quello della Compagnia ITINERARIA TEATRO, che nei suoi 25 anni di attività si è distinta con spettacoli che hanno affrontato i più scottanti temi sociali: dalla condizione dell’infanzia nel mondo, alla situazione palestinese, dall’analisi dei nostri stili di vita iperconsumistici fino alla necessità di salvaguardare l’acqua da privatizzazioni indiscriminate e criminali (con lo spettacolo “H2Oro” che ha superato la 400° replica).

L’ultimo lavoro di ITINERARIA, nato dalla penna dello storico Ercole Ongaro, si intitola IDENTITA’ DI CARTA e affronta il tema del razzismo e della condizione dei migranti. Lo spettacolo è interpretato da Fabrizio De Giovanni e Gilberto Colla. Una scenografia e una fotografia essenziali, due soli attori che si rimpallano dati reali, considerazioni profonde e luoghi comuni sulla discriminazione razziale, portando all'attenzione degli spettatori una realtà italiana (e non solo) che si fonda sul rifiuto del “diverso”, sull’esclusione e sul pregiudizio.

Si parte da una carrellata storica sull’emigrazione italiana, per poi concentrarsi sull'analisi della situazione immigratoria attuale, con particolare riferimento alle recenti normative che rendono intollerante e xenofobo lo Stato stesso.

Da uomini esperti di palcoscenico, gli interpreti riescono a catturare l’attenzione degli spettatori, mettendo in scena pregi e difetti dei nostri politici e attraverso l’ingenuità delle parole dei bambini, prime vittime di questa deriva socio-culturale, dimostrano come spesso la visione dell’altro e del diverso possa raggiungere tonalità davvero grottesche e surreali.

Uno spettacolo che dovrebbe essere visto da tutti, dagli uomini di oggi come da quelli di domani, per avere la speranza che la società futura possa essere, se non migliore, almeno più tollerante di quella attuale."


Teatro Clandestino

di Chiara Spadaro - recensione su "CARTA"
 

Buio in sala. Nel silenzio, l’uomo nero potrebbe assalirti da un momento all’altro, senza essere visto. Ma poi una luce si accende – sul palco – e illumina il viso di una persona. La sua pelle è bianca – ma potrebbe essere di un altro colore – le sue parole, i gesti e i passi sul palco raccontano di un viaggio, alla ricerca di un’identità, di un pezzo di carta. Di un’identità di carta. «Non basta vivere per esistere – spiega l’attore con le parole dell’antropologo Marco Aime – occorre un documento che dica chi sei. Un timbro che affermi che tu sei vivo ora, qui».

«Identità di carta.» è il titolo dello spettacolo della compagnia teatrale Itineraria, scritto da Ercole Ongaro e interpretato da Gilberto Colla e Fabrizio De Giovanni . Uno spettacolo che ripercorre la lunga storia del razzismo in Europa per far riflettere sui temi dell’esclusione dell’altro – il diverso: migrante, diversamente abile, omosessuale, rom – e della ridicola e triste difesa della nostra identità.

«Come storico – spiega l’autore Ercole Ongaro – parto dal fatto che la storia europea ed italiana ha un passato razzista. Basta guardare alla nostra storia coloniale: per lungo tempo si è steso un velo di silenzio sull'aspetto razziale del colonialismo italiano. Allo stesso modo si è cercato di ridimensionare l’antisemitismo fascista, riducendolo a un fenomeno di opportunismo o di imitazione subalterna del modello nazista». Nasce da una ricerca attenta e sensibile su questo tema nella storia italiana, attingendo ai molti saggi scritti sull'argomento, ai dati del fenomeno migratorio, a fatti di cronaca quotidiana e alla propria storia personale, questo testo teatrale che «vuole far discutere e riflettere usando l’emozione che il teatro ti dà – spiega Ercole –, spingendoci a uscire dall’indifferenza e dalla rassegnazione e darci energia per difendere la dignità di una sola razza, quella umana».

Il palcoscenico è spoglio, semplice: due tavolini, due sedie e un piccolo armadio che contiene documenti, dati, informazioni sul fenomeno migratorio e notizie sulla politica della paura e i suoi effetti discriminanti. Le musiche – scelte da Maria Chiara Di Marco – e le luci – ammaestrate da Valerio Romano – valorizzano la scena e scandiscono il ritmo delle parole degli attori.

Ma è un palcoscenico in trasformazione, nel corso dello spettacolo la scena cambia, diventa lo spazio delle narrazioni dei migranti, di chi «cade nell’inganno» di una terra ospitale e amica. E cambiano gli attori, diventano i sindaci sceriffi dell’Italia che introduce il reato di clandestinità, che uccide Abdoul che ha rubato due pacchetti di biscotti in un bar a Milano, che accoglie gli immigrati rinchiudendoli nei Cpt.

E cambiano anche gli spettatori, seduti lì, a guardare questa storia che sembrerebbe un po’ strana e incredibile, se solo non fosse vera. E quando le luci si spengono di nuovo – ma la storia non è ancora finita, che continua là fuori –, controlli la tua «identità di carta» – è ancora lì, nel portafoglio – e un po’ ti vergogni e ti chiedi se clandestino non lo sei un po’ anche tu.



Messaggi del pubblico

Servirebbero più spettacoli di questo genere! Complimenti.
Simona, Colico

Spettacolo molto interessante per far capire cosa succede in Italia anche a noi ragazzi che spesso siamo disinformati.
Francesca (16 anni), Cologno Monzese

Formidabile come hanno trattato temi così attuali.
Amelia, Colico

Molto interessante e permette di riflettere sulle condizioni attuali dell'immigrazione.
Beatrice (16 anni), Cologno Monzese

È stato molto toccante e mi ha fatto riflettere tanto, ho capito e ho conosciuto cose che non sapevo.
Marta (17 anni), Cologno Monzese

Ci vorrebbero più spettacolo così. Sarebbe però più utile farli vedere ad adulti piuttosto che a ragazzi secondo me.
Studente (17 anni), Cologno Monzese

I due attori sono riusciti ad attirare la nostra attenzione.
Mirko (16 anni), Cologno Monzese

Sono rimasta piacevolmente colpita da questo spettacolo per la modalità coinvolgente in cui è stato trattato l'argomento.
Alessia (16 anni), Cologno Monzese

Fantastica modalità per parlare di un tema così importante. Continuate così!
Marco, Colico

Attori molto bravi, argomento molto toccante e vero, mi è piaciuto molto. Ho imparato e scoperto cose nuove.
Veronica, Cologno Monzese

Immigrazione tema caldo. Sarebbe bello che le persone che guardano questo spettacolo diffondano la voce e coinvolgano anche chi, purtroppo, [...]
Anonimo, Cologno Monzese

Utile e molto interessante. Molto bravi gli attori.
Anna (17 anni), Cologno Monzese

Spettacolo necessario.
Giovanna, Cologno Monzese

Spettacolo molto interessante, tematica molto attuale spesso difficile da comprendere. Ha aperto nuovi punti di vista.
Silvia (16 anni), Cologno Monzese

È stato molto interessante e ha fatto riflettere parecchio su ciò che accade attorno a me.
Valentina (16 anni), Cologno Monzese

Mi ha commossa molto e ho imparato cose che non conoscevo, molto interessante. Complimenti.
Chiara (15 anni), Cologno Monzese

Grazie! Una luce infondo al tunnel!
Luigina, Colico

Molto toccante, dritto al punto senza inutili diri di parole. Da far vedere anche agli adulti diffidenti.
Francesca (16 anni), Cologno Monzese

È stato molto emozionante e mi ha fatto pensare e ragionare molto. Molto coinvolgente.
Elisa (16 anni), Cologno Monzese

Non saprei cosa dire, fa pensare a molte cose, interpretazione spettacolare. Grazie per quello che fate.
Marta (17 anni), Cologno Monzese

Forti emozioni che aprono gli occhi sui problemi che di certo sottovaluto.
Valeria, Colico

È stato molto significativo e ha detto esattamente la verità. Mi ha fatto ragionare tanto.
Laura (18 anni), Cologno Monzese

È stato molto bello, ed è molto utile che qualcuno parli di questi argomenti relativi all'attualità. Mi sono commossa durante questo spet [...]
Suwetha (15 anni), Cologno Monzese

Credo che questo sia stato lo spettacolo teatrale più bello che io abbia mai visto. Mi sono emozionata tanto e ho riflettuto molto. Siete r [...]
Stefania (16 anni), Cologno Monzese

Mi ha commosso parlare del razzismo.
Carlo (13 anni), Cologno Monzese

Penso che sia uno spettacolo che tutti dovrebbero vedere perché fa capire veramente come stanno le cose ma soprattutto ti fa impersonare in [...]
Mirko (16 anni), Cologno Monzese

Spettacolo originale, carico di significato. È in grado di trattare temi forti però in modo leggero, non troppo pesante.
Denise (16 anni), Cologno Monzese

Questo spettacolo mi ha toccato moltissimo, un'esperienza che sicuramente rifarei. L'argomento presentato è molto importante nella società [...]
Dea (15 anni), Cologno Monzese

Ho trovato questo spettacolo molto toccante e interessante poiché trattava di un tema attuale.
Denise (17 anni), Cologno Monzese

Grande spettacolo, molto istruttivo bravi bel lavoro!
Andrea (16 anni), Cologno Monzese

L'emozione suscitata non sarà fine a se stessa.
Maria, Rezzato

Molto umano! Mi ha cambiato punto di vista, ampliandolo. Mi mancavano tante informazioni. Il video finale mi ha commossa!
Emanuela, Colico

Tocca il cuore.
Bruna, Colico

Ho scoperto molte cose oggi, e mi sono resa conto che fino a prima non sapevo la verità, sapevo in base a ciò che sentivo dire ma a ciò c [...]
Alessandra (18 anni), Cologno Monzese

Grandi! Una meravigliosa presa di coscienza. Continuate così!
Francesca (16 anni), Cologno Monzese

E' uno spettacolo che fa pensare.
Mario, Rezzato

Sinceramente toccante.
Anonimo, Colico

Condivido pienamente, mi sono commossa. Grazie di esistere.
Marialuisa, Cologno Monzese

Coinvolgente, recitazione ottima e spunti di regia originali. Finalmente temi non banali, complimenti!
Paola, Colico

Molto coinvolgente e ben fatto, mi sono quasi commosso solo perché mi sono trattenuto.
Eduard (17 anni), Cologno Monzese

Mi è piaciuto molto l'argomento trattato in questo spettacolo.
Nicolò, Cologno Monzese

Grazie ad una teatralizzazione sublime di un problema come il razzismo ho capito ancora meglio il significato di condividere e nel rimanere [...]
Mattia (16 anni), Cologno Monzese

Desidero esprimere la mia totale approvazione per il vostro intervento coinvolgente e molto formativo. Il mio più vivo ringraziamento.
Laura (docente), Cologno Monzese

Parla di una tematica attuale, molte volte non approfondita. Si pensa sia un fenomeno superficiale e per questo non se ne parla spesso; qui [...]
Viola (15 anni), Cologno Monzese

È stato molto interessante ed emozionante e d'aiuto per apprendere al meglio il significato dell'immigrazione e tutto ciò che ne deriva.
Beatrice (16 anni), Cologno Monzese

Mi ha fatto capire qualcosa in più di questo mondo. Apprezzo.
Raiin (17 anni), Cologno Monzese

Quante emozioni, quante verità! Grazie.
Milena, Colico

Penso che sia stato un modo fantastico per far cambiare, in meglio, il punto di vista di beni o alcune persone, riguardo questo tema.
Gloria (16 anni), Cologno Monzese

Bravi gli attori!!! Un insegnamento ad essere migliori e fratelli
Elga, Rezzato

Non possiamo più fare finta di non vedere.
Aldo, Colico

Molto interessante la ricerca dell'informazione. Un pugno nello stomaco per il nostro "conformismo".
Giordano, Colico

Lo spettacolo mi è piaciuto molto perché lo ho ritenuto molto significativo e ha trasmetto messaggi molto importanti in modo molto semplic [...]
Chiara (16 anni), Cologno Monzese

Mi è piaciuto molto ed è molto emozionante e ho capito molte cose che non sapevo.
Yostina (17 anni), Cologno Monzese

È stato uno spettacolo che ho gradito moltissimo. Penso che debba essere presentato a più persone possibile poiché tratta di una realtà [...]
Alì (15 anni), Cologno Monzese

Grazie per la riflessione profonda in cui ci avete condotto.
Lorenza, Colico

Penso che abbiate afferrato il concetto e superato le mie aspettative. È stato molto bello ed emozionante assistere a questo spettacolo! Co [...]
Noleye (18 anni), Cologno Monzese

È stato il primo spettacolo che sono riuscito a seguire interamente. Molto coinvolgente attori bravissimi argomento molto interessante.
Casati (17 anni), Cologno Monzese

Interessante e commovente.
Liliana, Cologno Monzese

È stato molto realistico, veramente profondo e fa veramente riflettere su cosa succede ora. Molto bello.
Kaola (16 anni), Cologno Monzese

Come nei vostri altri spettacoli siete riusciti a dare un bel pugno nello stomaco! Bravi.
Floriano, Colico

Uno dei pochi spettacoli che non mi ha annoiato.
Alessandro (16 anni), Cologno Monzese

Molto profondo con una ricostruzione meticolosa che scuote le coscienze
Margherita, Rezzato

Mi ha commossa moltissimo, complimenti.
Francesca (15 anni), Cologno Monzese

Emozionante. Tocca il cuore.
Sergio, Rezzato

Ho trovato lo spettacolo molto scorrevole, per niente noioso, soprattutto è riuscito a fare riflettere.
Lorenzo (16 anni), Cologno Monzese

Coinvolgente, molto vero, divertente, molto bravi!
Alyssia (16 anni), Cologno Monzese

Molto bello e che ti fa riflettere sulle problematiche del mondo e di quanto uno è fortunato rispetto agli altri
Jacopo (14 anni), Cologno Monzese

Solitamente a teatro mi addormento, ma questo spettacolo è riuscito ad emozionarmi, mi ha ispirato, mi ha fatto riflettere. È difficile as [...]
Alessia (17 anni), Cologno Monzese

Un'identità di carta che rischia di bruciare nel fuoco dell'ignoranza.
Paola (19 anni), Colico

Tutto troppo vero!!!
Cristina, Cologno Monzese

Siete stati fantastici davvero mi sono commossa per tutto quello che avete detto. Mi avete fatto vedere tutto da un altro punto di vista. So [...]
Tatiana, Cologno Monzese

Molto bello e con un bel messaggio di accoglienza.
Adelia, Cologno Monzese

Bravissimi molto toccante e significativo. Da oggi cercherò di impegnarmi ad aiutarli. Bravi per il grande lavoro :)
Rebecca (14 anni), Cologno Monzese

È stato coinvolgente e mi sono divertita in certi momenti. Il messaggio dello spettacolo è stato reso bene. Le due ore meglio spese.
Ginevra (16 anni), Cologno Monzese

Molto interessante, molto interessante perché comunque lo stiamo studiando, e sapere molte cose in più ci aiuta o mi aiuta a saperne di pi [...]
Riccardo (14 anni), Cologno Monzese

È un argomento che mi sta molto a cuore e che ritengo molto attuale. Mi sono trovata davvero molto d'accordo con quanto detto. Purtroppo no [...]
Giulia (16 anni), Cologno Monzese

Questo spettacolo riesce ad aprire gli occhi, riuscirebbe a farlo con chiunque, persino ad un cieco.
Alessia (17 anni), Cologno Monzese

Molto informativo, significativo. La parte finale del video è particolarmente commovente.
Rebecca (16 anni), Cologno Monzese

Sono rimasta sorpresa in modo positivo da questo spettacolo, ha superato le mie aspettative. Sono felice che esista ancora gente che cerca d [...]
Sadeen (16 anni), Cologno Monzese

È stato molto bello lo spettacolo e molto interessante, il messaggio mi è arrivato moltissimo, siete stati davvero bravi, in alcuni moment [...]
Alessia (16 anni), Cologno Monzese

Non ci sono parole per descrivere quanto fatto, siete stati semplicemente fantastici.
Chiara (16 anni), Cologno Monzese

Bellissimo, attori molto bravi.
Giulio (17 anni), Cologno Monzese

È stato bellissimo e straordinario. Gli argomenti sono molto interessanti e mi ha toccato il cuore tanto. Grazie mille!
Merian (16 anni), Cologno Monzese

Da proporre assolutamente nelle scuole. I più giovani dovrebbero vederlo a poi discuterne.
Oriana, Rezzato

Molto interessante, emozionante verrei volentieri un'altra volta.
Bassem (18 anni), Cologno Monzese

Spettacolo originale, molto coinvolgente. È stato interessante il modo in cui hanno trattato l'argomento.
Alice (17 anni), Cologno Monzese

Bello spettacolo pensavo di annoiarmi invece non è stato così.
Xavi, Cologno Monzese

Grazie per averci fatto riflettere sul tema del razzismo.
Fabiana, Colico

Grazie per le emozioni che mi avete dato
Loredana, Cologno Monzese

Spettacolo molto bello, leggero, ma che allo stesso tempo spiega in modo approfondito la questione dei migranti,
Martina (16 anni), Cologno Monzese

Lo spettacolo fa molto riflettere, molto emozionante
Paola, Rezzato

Bravissimi, mi sono sentito benissimo, ottimo e gran lavoro!!!
Kavin (17 anni), Cologno Monzese
Rassegna stampa
Informazioni

Interpreti Gilberto Colla e Fabrizio De Giovanni
Regia di Gilberto Colla
Testo di Ercole Ongaro e Fabrizio De Giovanni
Direttore Tecnico Maria Chiara Di Marco