NL di Radio Itineraria: UNA SETTIMANA DA ST(R)AGISTI
Pubblicato il 10/04/2022


Un articolo di Luca Vignoli, Francesco Starace,  Alice Patti e Giacomo Bassi                                               

Dopo una settimana di fuoco, noi stagisti dell’ITSOS Marie Curie abbiamo deciso di raccontarvi la nostra esperienza, sotto forma di guida di sopravvivenza per uscire indenni dal Pcto.

Ecco a voi le quattro regole fondamentali che abbiamo imparato:

  1. Regola numero uno del Pcto, mai chiedere del Pcto.

Se vuoi mettere in difficoltà uno stagista al primo giorno basta una semplice domanda: cosa significa PCTO? Dopo il silenzio imbarazzante dei primi giorni, abbiamo imparato: questa sigla, nuovo termine per indicare l’alternanza, non vuol dire che “Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento”. Buono a sapersi.     

  1. Esplorare e studiare l’habitat.

Calati in una realtà sconosciuta non ci restava che provare ad ambientarci, a comprendere dove ci trovassimo. A piccoli passi abbiamo conosciuto tutti gli ambienti del “dietro le quinte” di una trasmissione: dagli uffici agli studi di registrazione, cercando di comprendere l’uso dei vari materiali fondamentali come ad esempio microfoni, mixer e programmi.     

  1. Conoscere la fauna locale

Nel tempo trascorso per lo stage abbiamo avuto la sorpresa di apprendere la grande quantità di persone necessarie al funzionamento di una radio, a prescindere dalle dimensioni. Presto abbiamo capito che sotto la superficie di uno “speaker” che parla al microfono ci sono producer, tecnici, addetti che per permettere la buona riuscita della trasmissione svolgono un’infinità di compiti, da piccole magie informatiche a compiti all’apparenza banali ma ugualmente importanti come i contatti con gli ospiti o la comunicazione di tempi e imprevisti con chi registra.  

  1. Immergersi nello stile di vita autoctono

Appena il tempo di studiare come queste persone si muovevano che subito siamo stati buttati dentro, al microfono, in diretta. Questo è stato il bello della nostra esperienza, partecipazione continua e non solo osservazione: la via giusta per apprendere veramente qualcosa. In pochi attimi abbiamo dovuto vincere la timidezza, capire come usare la nostra voce e come fare concretamente radio. Grazie all’aiuto di tutti, anche le dirette sono riuscite al meglio.

     

UN BILANCIO DELLA NOSTRA ESPERIENZA…

Al termine della settimana il bilancio non può che essere super positivo, in pochi giorni abbiamo           realizzato cose impensabili anche solo fino alla settimana precedente, ci siamo sentiti veri partecipanti di questo ambiente e siamo sicuri che, qualunque siano le nostre esperienze future, questa settimana ci abbia lasciato qualcosa.

Non ci resta che ringraziare Fabrizio e Maria Chiara per averci seguito e accompagnato ma anche Luca, Marco, Aurelio e Gianluca per averci lasciato spazio nelle loro trasmissioni ed in generale tutto il team di RadioItineraria per la disponibiltà e gli insegnamenti.