Un affresco cinico e goliardico, avventuroso e immobile allo stesso tempo della provincia italiana a cavallo tra le due guerre. Una serie di capitoli dedicati ai vari personaggi che si incontrano già in gran parte in una delle scene iniziali: una lunga maratona notturna di gioco d’azzardo negli scantinanti di un hotel di Luino. Proprio sulle sponde di questa città chiusa tra monti e lago si delineano i destini degli impenitenti crapuloni che punteggiano la trama e ci fanno anche ridere. Non mancano però gli abbandoni malinconici e le scene di alta intensità drammatica per non dire di crudeltà. Il “Piatto piange” di Piero Chiara non delude e con una scrittura piena di ironia ti trasporta in un passato non troppo lontano, che ci rimanda alcune costanti universali, per esempio l’irresistibile tentazione-attrazione del vizio e delle bassezze umane, ancor più meschine se le vittime sono i propri amici.
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Buon fine settimana!