Newsletter di Radio Itineraria: un consiglio cinematografico da Andrea Porta!
Pubblicato il 09/05/2021


È il nove maggio del 1978 quando a Cinisi, un piccolo comune vicino Palermo, viene ritrovato il cadavere di Peppino Impastato.

La storia di Peppino è diventata celebre anche grazie all’emozionante film I cento passi, che racconta la commovente storia del giovane attivista che lottò contro la mafia, l’omertà e persino suo padre.

Il film di Marco Tullio Giordana dipinge in modo molto preciso l’ambiente di Cinisi e il suo silenzio verso la comunità mafiosa: i cento passi evocati dal titolo sono il simbolo della semplicità con cui la criminalità organizzata si insidia tra le persone e quanto queste ultime si abituino senza accorgersi più di niente, come dice lo stesso protagonista interpretato da Luigi Lo Cascio.

ll film ha il grande pregio di raccontare con grande dolore le ingiustizie e ci ricorda quanto sia importante la lotta del singolo contro un sistema marcio.


“Mio padre! La mia famiglia! Il mio paese! Io voglio fottermene! Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare che mio padre è un leccaculo! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!”