Bombe atomiche americane sul territorio italiano. Sono a Ghedi ( in provincia di Brescia) e ad Aviano. In questa nazione, in cui si è detto no con un referendum, anche al nucleare civile, perché manteniamo questo accordo con gli Stati Uniti? Non dipende infatti dalla nostra presenza nella Nato questa ingombrante e macabra presenza sul nostro territorio, bensì da un accordo bilaterale con gli Stati Uniti, dal quale l’Italia potrebbe sfilarsi.
Nel 1975 l'Italia ha ratificato il Trattato di Non Proliferazione nucleare impegnandosi (art. 2) a non produrre né ad accettare mai sul proprio territorio armi nucleari.E, invece, abbiamo 90 testate atomiche nelle basi di Aviano e Ghedi. Secondo il diritto internazionale, l'Italia le deve rifiutare.
Riepilogando- scrive Il Sole 24 Ore del 22 settembre , a Ghedi ci sono dispositivi nucleari americani pronti a essere aviotrasportati dalla nostra Aeronautica Militare. Ad Aviano ci sono invece aerei Usa attrezzati per il trasporto e il lancio di ordigni di questo genere. Con le minacce dichiarate da Putin è evidente come entrambe le basi siamo ora nello stato di massima allerta.
Mentre si discute dei risparmi irrisori per la spesa pubblica, con conseguenze pesanti su migliaia di famiglie, che comporterebbe l’eliminazione del Reddito di Cittadinanza, è sparito dal dibattito pubblico il costo per le spese militari che da quest’anno ammonteranno a 26 miliardi, di cui 8 per l’acquisto di nuove armi. Il tutto avviene alle nostre spalle. I costi e le tensioni generate da questo accordo immorale di condivisione nucleare in Spazioubick.
Dopo la rassegna stampa internazionale, l’intervista che porta alla luce ili segreto che ha imbarazzato governi di ogni colore. Con Francesco Vignarca, coordinatore della rete italiana Pace e Disarmo, promotore della campagna Italia Ripensaci.
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